Ricaduta importante per il comparto dell’agricoltura
Pioggia di finanziamenti per le aziende agricole della provincia di Ragusa con i bandi della sottomisura 4.1 del Psr Sicilia. Rispetto a un tetto complessivo di 80 milioni di euro, la Regione ha infatti erogato risorse per 232 progetti dell’area iblea con un importo massimo di 300mila euro per ciascuno tra questi. A darne notizia è il deputato regionale Orazio Ragusa che chiarisce come la provincia iblea sia la seconda in Sicilia, dopo Palermo, per numero di progetti finanziati.
“Si attende una ricaduta importante per l’intero comparto – sottolinea il presidente della commissione Attività produttive all’Ars – ricordando che il bando prevede tra gli investimenti ammessi la possibilità di nuovi impianti arborei e la riconversione varietale di quelli esistenti; i miglioramenti fondiari e le sistemazioni idraulico-agrarie (spietramenti, terrazzamenti, recinzioni, viabilità aziendale ed elettrificazione); le serre e i tunnel per colture protette e florovivaismo; la realizzazione e la ristrutturazione di allevamenti (stalle, ricoveri, recinzioni) e il miglioramento delle condizioni di igiene e benessere degli animali. E, ancora, la possibilità di intervenire su macchine, attrezzi agricoli e attrezzature per trasformazione, confezionamento e commercializzazione dei prodotti (olio, formaggio e altro ancora) nonché la realizzazione di laghetti collinari. Stiamo, insomma, parlando di interventi che consentiranno alla nostra agricoltura di procedere a pari passo con i tempi e di diventare il più possibile moderna per cercare di fronteggiare la competitività di altri territori. Non dimentichiamo, infatti, che sono state favorite le produzioni di qualità certificata (Bio, Dop, Igp e Qs – Qualità sicura garantita dalla Regione siciliana) oltre agli investimenti che puntano alle Strategie di adattamento al cambiamento climatico come il risparmio idrico”.
In tutto, a livello siciliano, sono stati finanziati 1680 progetti. Questo il dettaglio provincia per provincia: 238 a Palermo; 232, come detto, a Ragusa; 212 a Trapani; 199 a Siracusa; 198 a Catania; 179 ad Agrigento; 167 a Enna; 144 a Caltanissetta; 111 a Messina. “Le cifre mettono in evidenza, qualora ce ne fosse ancora di bisogno – continua l’on. Ragusa – la preponderanza di questo comparto, a livello isolano, per la provincia iblea che ha bisogno di potere puntare su dinamiche e politiche innovative per far sì che le ricadute degli investimenti producano economia e ricchezza, a maggior ragione in questa delicata fase della ripartenza. Un ringraziamento, poi, è d’obbligo nei confronti dei tecnici locali che hanno saputo interpretare al meglio le indicazioni del bando e che, non a caso, hanno consentito all’intero territorio ragusano di raggiungere un traguardo ragguardevole”.