On. Ragusa: vi spiego il protocollo
Dopo la nota del sindaco Gurrieri che si chiede quale siano i compiti dei Forestali e fin dove devono arrivare se gli incendi mettono in pericolo beni e vite ecco che interviene l’on Ragusa che è sempre stato molto vicino all’azienda che opera nell’antincendio e non solo. Purtroppo dobbiamo dire che tali lavoratori sono sempre stati molto criticati sia per per il loro numero che per la quantità delle giornate di lavoro. Ora Orazio Ragusa tenta di fare chiarezza ma non c’è dubbio che esistono dei limiti che sono quelli della propria incolumità ma la gente fa affidamento, quando è in pericolo per un incendio, proprio su quelle persone che hanno questo compito.. Ecco cosa dice Ragusa
:La gravità dell’episodio verificatosi in queste ultime ore sui territori comunali di Monterosso e Chiaramonte ci impone di attuare uno sforzo sinergico per dare attuazione al protocollo regionale esistente che punta ad evitare il propagarsi di incendi di tale portata”. E’ quanto sottolinea il deputato regionale Orazio Ragusa che illustra i contenuti del suddetto protocollo. “Che punta – spiega – alla piena collaborazione tra azienda demanio forestale, corpo forestale, protezione civile, associazioni di categoria come Confagricoltura e Coldiretti, oltre alle associazioni di volontariato. Il protocollo si prefigge come obiettivo il monitoraggio completo del territorio che, nel nostro caso, può avvenire in maniera ancora più capillare considerato che la provincia di Ragusa è meno estesa in rapporto ad altri territori provinciali siciliani. E’, però, necessario che i controlli possano essere effettuati ovunque, proprio facendo affidamento sullo spirito attuativo del protocollo di cui stiamo parlando. Se, ad esempio, c’è un privato che appicca il fuoco sul proprio terreno per ripulirlo e poi perde il controllo delle fiamme, il monitoraggio esteso dovrebbe consentire di prevenire che l’incendio così generato possa propagarsi altrove in tempi rapidi, favorito, tra l’altro, come nel caso di questi giorni, dalle roventi temperature che non hanno risparmiato neppure la nostra provincia”. “Ognuno dei rappresentanti degli enti e delle associazioni che devono dare attuazione al protocollo – aggiunge ancora l’on. Ragusa – è chiamato a farsi carico di un’azione di monitoraggio completa, attivando un circuito virtuoso legato alla prevenzione, avviando un percorso di collaborazione il più concreto possibile. Gli strumenti, insomma, ce li abbiamo. Ora, però, dobbiamo cercare di utilizzarli nella maniera più proficua possibile”.