600 mila euro per Dolce e Gabbana. Troppi !!

 Era giusto che qualcuno si indignasse per quello che hanno fatto l’assessore Messina e Musumeci con l’operazione Dolce e Gabbana. Senza bando e quindi in assoluta autonomia discrezionale  sono stati assegnati 600 mila euro per fare un programmino da paese di provincia con film e balli in piazza e tutto questo per promuovere la Sicilia con immagini ormai superate come ad esempio il carretto siciliano che sfila accompagnato dal friscaletto. Noi crediamo che si poteva fare di più e ora i Promoter siciliani riuniti in Assomusica (Giuseppe Rapisarda, Giampaolo Grotta, Nuccio La Ferlita, Carmelo Costa, Andrea Randazzo, Marcello Cannizzo ed Enzo Bellavia) chiedono al Presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci ed all’Assessore al Turismo Manlio Messina un incontro urgente per affrontare le problematiche legate al settore degli eventi dal vivo. A far saltare gli equilibri la notizia della concessione di 579.500,00 euro da parte della Regione Siciliana al progetto “Devotion: Racconto di un amore per la Sicilia e le sue eccellenze” di Dolce & Gabbana. “Non entriamo nel merito del progetto artistico dei due stilisti – commentano i Promoter – ma non possiamo continuare a tollerare scelte politiche scellerate nei confronti degli operatori economici siciliani. In tempi come questi, con le limitazioni imposte agli eventi dal vivo e le poche certezze dovute al particolare momento storico, ci siamo fatti carico ugualmente di tutte le spese per rimettere in moto le attività e cercare di garantire i posti di lavoro. Non abbiamo ricevuto nessun aiuto dalla Regione e, nonostante i proclami, nessun atto è stato disposto a nostro favore”.  “Ora – concludono i Promoter – veniamo a conoscenza della concessione di un contributo diretto e senza bando pubblico di quasi 600mila euro a Dolce & Gabbana per un progetto che ha visto l’organizzazione di cinema all’aperto, esperienze folcloristiche ed esposizioni enogastronomiche da sabato 1 agosto a domenica 16 agosto. Come se non bastasse sembrerebbe che la società incaricata non abbia materialmente svolto i lavori ma subappaltato i servizi che sono stati realizzati da maestranze locali, dando vita ad un “circuito” di denaro non compatibile con la legislazione attuale. Questo atto lo interpretiamo come una mancanza di fiducia nei confronti di operatori del settore che lavorano da anni con grandi risultati e che hanno garantito, grazie alle loro produzioni, un ritorno di immagine alla Sicilia, senza l’utilizzo di soldi pubblici. Chiediamo di incontrare il Presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci e l’Assessore al Turismo Manlio Messina perché a rischio non ci sono solo i grandi eventi ma anche centinaia di posti di lavoro”.

di Redazione19 Ago 2020 23:08
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