Fusse ca fusse la vorta bbona!!
Il sindaco lo aveva detto in anteprima durante l’intervista di giovedi sera a Teleiblea. Finalmente aono stati riassegnati al Comune di Ragusa oltre 10 milioni di euro dei contributi
della Legge su Ibla stanziati per gli anni 2013, 2014 e 2015 che erano stati revocati per mancata rendicontazione. Un segno di giustizia perchè sarebbe stato davvero triste pensare che qualche amministratore ha agito con leggerezza ma che tutto questo portava ad un danno economico notevole per la citta. Parte di dette risorse sarà destinata al recupero dello storico Teatro Concordia
Con decreto della Direzione Generale regionale dell'Assessorato delle Autonomie
Locali e della Funzione Pubblica del 7/7/2020 (DDG n. 209 / Serv. 4) è stata disposta
la riassegnazione dei contributi della cosiddetta Legge su Ibla stanziati per gli anni
2013, 2014 e 2015, dopo che gli stessi erano stati revocati a causa della mancata
rendicontazione delle spese nei termini di legge.
“Per giungere a questo risultato – dichiara il sindaco Peppe Cassì – abbiamo tenuto in
questi due anni un confronto serrato e costante con la Dirigente Generale del
dipartimento dott.ssa Margherita Rizza, che ringrazio, insieme agli uffici tecnici e di
ragioneria del nostro Comune che sono riusciti nella complessa attività di
ricostruzione e rendicontazione. Con questo decreto la Regione riassegna al Comune
di Ragusa oltre 10 milioni di euro, di cui, al netto degli interventi già realizzati
secondo le finalità della Legge, residua una quota disponibile di 3,5 milioni di euro
circa.
Il primo e più importante obiettivo da perseguire, quello per cui già parte di detti
contributi era in origine destinata, è ora il recupero dello storico Teatro Concordia,
per il quale abbiamo già chiesto ai tecnici che ne avevano curato la progettazione di
restauro, di provvedere ad una rimodulazione dell'elaborato, anche al fine di ridurne
la previsione di spesa. Con lo snellimento delle procedure previsto nell'imminente
Decreto Semplificazione, contiamo di procedere celermente all’affidamento di un
primo stralcio funzionale dei lavori, per ridare a Ragusa il Teatro che le manca, che
le serve, che merita”.
nb:Per chi non lo ricorda la frase del titolo era una specie di tormentone che veniva ripetuto da Nino Manfredi in una trasmissione televisiva degli anni 60.