Ciclovia della Magna Grecia : Interrogazione di Dipasquale

La Ciclovia della Magna Grecia è un progetto di itinerario ciclo-turistico che abbraccia tre Regioni: Calabria (ente capofila),  Basilicata e Sicilia, per una  lunghezza  complessiva di circa 1000 chilometri da Lagonegro a Pozzallo. Finanziato con la legge di stabilità del 2017, alla  scadenza  del  31  dicembre  2020, le tre   Regioni devono presentare al Ministero competente il progetto di fattibilità tecnico-economica e un primo lotto funzionale pena la perdita totale del finanziamento che ammonta a circa 16,6 milioni di euro.
“Il problema che ho già avuto modo di evidenziare a fine maggio del 2019 – dichiara l’on. Dipasquale – è che se anche una sola della tre regioni coinvolte non dovesse presentare il progetto di fattibilità relativo alla propria parte di itinerario, i fondi sarebbero perduti per l’intero progetto. A tal proposito, infatti, risulta che mentre Basilicata e Calabria abbiano già presentato i loro studi di fattibilità, la Sicilia, dove l’itinerario attraverserebbe la dorsale ionica da Messina a Pozzallo passando per Catania, Siracusa e Pachino, si trova ancora lontana dall’obiettivo. Già lo scorso anno avevo segnalato che per abbreviare i tempi di realizzazione dello studio e di un primo lotto sarebbe possibile convertire la vecchia linea ferrata che collegava Siracusa e Ragusa. Dismessa nel secondo dopoguerra, infatti, essa è tutt’ora quasi ovunque in ottimo stato. La proprietà della sede ferroviaria è per larghi tratti appartenente agli enti pubblici e gran parte dei piani particellari sono stati già eseguiti in occasione dei progetti presentati da Comuni e Province con i bandi regionali del 2010. Peraltro, tutti gli Enti territoriali attraversati dalla vecchia linea hanno sottoscritto già nel 2015 un accordo per la conversione in ciclabile. Procedure che ho avuto modo di seguire sia come ex sindaco di Ragusa che come parlamentare regionale nelle varie fasi di progettazione e finanziamento. La Regione Siciliana deve presentare il progetto e un primo lotto funzionale entro il 31 dicembre 2020 perché altrimenti si rischia di perdere il finanziamento vanificando tutto il lavoro fatto. Il tempo a disposizione è sempre di meno. Considerata la valenza turistica di questo intervento, se avessimo un vero assessore al Turismo invece di collezionare solo figuracce come ha fatto nel poco tempo della sua carriera (vedi post su Conte con le successive scuse e il lavoro fatto su un logo poco originale) si dedicherebbe a questioni più utili come questa della Ciclovia. E’ necessario accelerare al massimo l’iter per scongiurare la perdita del finanziamento prendendo in considerazione la possibilità di utilizzare il tratto ferroviario sud-orientale “Siracusa – Ragusa” dismesso e il coinvolgimento dei Comuni che sarebbero attraversati da tale tratta invitandoli con urgenza ai tavoli di concertazione aperti presso il Dipartimento delle Infrastrutture per contribuire ad assicurare la concreta realizzazione dell’opera”.
“Ho chiesto, dunque, al Governo regionale – conclude Dipasquale – di definire rapidamente i passaggi mancanti e fare di tutto per non perdere questa importante occasione di sviluppo”.

di Direttore25 Giu 2020 10:06
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