La settimana decisiva
Riceviamo e pubblichiamo questa nota che proviene dall’Universita di Firenze
La settimana che tanti italiani aspettavano da quasi due mesi è cominciata: le
speranze sono tante, così come le perplessità sul futuro.
Tutto il mondo guarda all’Italia, come dall’inizio della pandemia d’altronde, e agli esiti
che la riapertura del Paese produrrà. Ancora una volta attraverso le nostre politiche
sanitarie saremo, nel bene o nel male, un modello per l’intero pianeta: che sia
nell’uno o nell’altro senso dipenderà, adesso più di prima, da noi cittadini.
La fase 1 è stata caratterizzata da provvedimenti molto rigidi che hanno visto una
riduzione della libertà personale, quella stessa libertà che avevamo sempre data per
scontata, ma invece ci siamo resi conto che possiamo perdere in qualsiasi momento
quando l’interesse della collettività supera la tutela del diritto individuale.
La fase 2 prevede, apparentemente, solo un lieve allentamento delle misure di
contenimento, ma di fatto le disposizioni messe in atto dal Governo concedono una
significativa riacquisizione di quella stessa libertà che abbiamo dovuto sacrificare
negli scorsi mesi per la salute collettiva.
Si tratta dunque di una fase di grande responsabilità i cui risultati saranno determinati
quasi esclusivamente dalle nostre azioni e dai nostri comportamenti. Il
distanziamento sociale, il corretto uso delle mascherine e l’adeguata igiene delle mani
sono, ad oggi, gli unici strumenti di cui disponiamo per impedire che i contagi crescano
nuovamente e che ulteriori misure restrittive vengano introdotte. Ma affinché tali
misure funzionino abbiamo bisogno che siano comprese, metabolizzate e condivise
da tutti, senza eccezione alcuna.
E’ dunque questo il nostro appello alla popolazione. La sfida può essere superata
soltanto con l’aiuto e l’impegno di tutti. Lo dobbiamo ai tanti professionisti della
sanità, e non solo, che hanno impiegato e rischiato la loro vita, alcuni anche
perdendola, nella lotta al coronavirus, ai nostri cari che non ce l’hanno fatta ed alle
innumerevoli rinunce che abbiamo sostenuto in questi mesi.
Firmato
prof. Guglielmo BonaccorsiDirettore della Scuola di Specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva dell’Università degli Studi di Firenze., dr. Giuseppe Albora, dr. Massimiliano Biamonte, dr. Duccio Giorgetti, dr. Andrea Moscadelli Medici in Formazione Specialistica in Igiene e Medicina Preventiva dell’Università degli Studi di Firenze,Michele Innocenzio, Laureando in Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Firenze.
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