Dipasquale: ora appena il 30% e gli altri? E non basta!
Cento milioni diviso nove province con le debite proporzioni in rapporto alla popolazione fanno una bella sommetta che in queste giornate di difficoltà spicciola, cioè mancano i soldi per la spesa, sono un buon aiuto. Come si vede dalla tabella sarebnbero per la provincia circa 6 milioni che suddivisi nei vari comuni avrebbero contribuito non poco a fare buoni per i supermarket le farmacie etc. Ma non è così e Dipasquale che di questa vicenda si è occupato subito lo ribadisce in questo comunicato.
Nelle ultime ore è stato accreditato nelle casse dei Comuni siciliani complessivamente il 30% delle somme promesse dal Presidente Musumeci per far fronte alle esigenze delle famiglie in difficoltà economica a causa dell’emergenza da Covid-19. Una misura ancora insufficiente”. Lo comunica l’on. Nello Dipasquale, parlamentare regionale del Partito Democratico e segretario alla Presidenza dell’ARS.
“Le risorse promesse da Musumeci – continua Dipasquale – non c’erano quando sono state annunciate alla stampa nazionale con grande enfasi e da allora sono passati 20 giorni preziosissimi per aiutare le famiglie. E mentre lo Stato ha trasferito ai Comuni il 66% delle risorse annunciate, la Regione Siciliana frena sugli impegni che ha preso tramite il proprio Presidente. È assolutamente necessario che queste risorse arrivino subito per aiutare in modo concreto i sindaci che ne hanno bisogno perché, lo ricordo, sono i rappresentati delle Istituzioni che più di altri si trovano ogni giorno in prima linea nel confrontarsi con i cittadini. Dei 100milioni da trasferire, alla provincia di Ragusa andrebbero poco più di 6milioni e 400mila euro, a loro volta da dividere tra i 12 comuni in proporzione agli abitanti. Alla provincia di Ragusa sono stati accreditati, ad oggi, solo 1,9milioni e mancano all’appello 4milioni e 490mila euro ai quali non si può rinunciare. Li ricorderemo a Musumeci fino a quando non saranno nelle casse dei Comuni”.
“Un altro problema – aggiunge il parlamentare regionale – riguarda il complicatissimo sistema di rendicontazione previsto dalla Regione e che Comuni e beneficiari delle somme dovranno seguire. Al di là dei problemi – conclude – mi auguro davvero che Musumeci si sbrighi a reperire le somme che mancano: il momento in cui servono è adesso ed ogni giorno che si perde contribuisce ad aggravare una situazione che già ora è difficile da risolvere”.