Ballando sotto le stelle !!!
Guardate le due foto a corredo dell’articolo. Servono a a far capire come è difficile dire la verità ed ammettere di aver sbagliato. Come vedete c’è chi è costretto a dare notizie addomesticate per giustificare una iniziativa che già, dall’inizio, si sapeva che non sarebbe piaciuta. E’ il caso di questo festival della cioccolata, qui usiamo il femminile perchè solo quello di Modica è maschile!!!, che la Gambuzza & C. ha imposto al Comune di Ragusa. Ora che non sia stato un successo è un fatto inoppugnabile ( e non ci sarebbe nulla di male), ma che si tenti di far capire cose ben diverse, questo non è accettabile. Lo diciamo perchè, quando leggiamo in un comunicato stampa, che la succitata organizzazione tenta di redarguire quelli che “fanno polemica” sull’evento affermando, invece, che la loro attività rivitalizza il centro, è giunto il momento di intervenire. L’addetto stampa della manifestazione acclude, al proprio trionfante comunicato, una foto con tanti ragazzi in Piazza san Giovanni. Purtroppo non è la prova del successo ma piuttosto una manipolazione della realtà. Infatti se è vero che a mezzanotte, grazie all’evento carnascialesco organizzato, a bella posta, dall’assessorato allo spettacolo, c’era della gente accorsa per ballare, alle ore 20,15 ,dello stesso sabato, la piazza si presentava pressoché deserta, come dimostra la foto. Dunque, l’intento era di rivitalizzare il centro a mezzanotte? Oppure serviva qualcosa in orari più consoni allo shopping e alle passeggiate? Insomma sappiamo che la nostra è una città difficile e spesso le iniziative non vengono apprezzate come si vorrebbe ma non possiamo passare per stupidi. Insomma non riusciamo a capire perchè la Gambuzza & C imperversi su Ragusa, oltre che con ruote panoramiche ( anche qui millantando successi inesistenti), con cioccolatini vari, abbindolando l’assessorato competente, e non riesca a fare un punto, ad esempio, a Modica dove il “cioccolato” sarebbe stato di casa. Credo che il sindaco, tra i mille impegni che ha nell’ambito della cultura, debba trovare uno spazietto per interessarsi di chi offre “sollazzi” non idonei ai cittadini.