Un’altra strada dimenticata
Con la pioggia di questi giorni c’è sempre il rischio idrogeologico in agguato. Qualche sindaco, ad esempio quello di Noto, dice di battersi per la difesa del territorio del cosiddetto Sudest mettendo in campo azione pretestuose ma senza nessun risultato pratico per la zone degli iblei. Una delle cose più importanti per questo piccolo settore della Sicilia sono i collegamenti esterni ed interni. Da un decennio, forse, ad esempio, è interrotta la strada che collega le province di Siracusa e Ragusa partendo da Palazzolo fino a Giarratana. Il suddetto sindaco, ma neanche gli altri da Modica in poi, non si è mai armato di buona volontà, vista la sua autoreferenziale immagine di protettore del territorio, per spingere affinché si intervenga su questa strada provinciale che non solo è importante ma anche panoramica ed……. ecologica. Deve invece intervenire l’on Vinciullo che coglie nel segno trovando anche dei responsabili con questa nota.
1.892.262,15 euro, questo è il finanziamento stanziato nel lontano 2016 per mettere in sicurezza la Strada Provinciale 23 “Palazzolo-Giarratana”, chiusa da oltre 7 anni e, ieri, interessata da un’ennesima e gravissima frana. Lo dichiara Vincenzo Vinciullo.
Già il 18 giugno 2013 mi ero occupato della vicenda presentando l’interrogazione
parlamentare n.892 “Interventi urgenti per il ripristino della S.P.23 Palazzolo-Giarratana in
provincia di Siracusa” con la quale chiedevo di trovare urgentemente le risorse necessarie,
una volta che la Provincia avesse fatto arrivare la richiesta, per finanziare il progetto di
messa in sicurezza.
Le somme stanziate, ha continuato Vinciullo, in seguito alla Deliberazione di Giunta n.64 del
5 marzo 2015, fanno parte della riprogrammazione delle risorse ex FAS 2000/2006 e PAC
Nuove Azioni 2007/2013 e inserite nella Scheda di Accordo di Programma Quadro – APQ –
ed inserite anche, grazie ad un mio Ordine del Giorno, approvato l’8 febbraio 2017 nel “Piano
di Azione e Coesione (Programma Operativo Complementare) 2014/2020”.
Dette somme, ha proseguito Vinciullo, dovevano essere spese fra il 2017 e il 2019, così
come previsto nel D.D. n.1823/17, ma ad oggi non è stata celebrata nemmeno la gara,
nonostante i solleciti, le richieste, le preghiere e le proteste.
Alla luce di quanto è successo ieri, è legittimo chiedere le dimissioni dell’attuale Commissario
della ex Provincia o dobbiamo aspettare qualche disgrazia prima di operare fattivamente
nell’interesse del territorio?
La cosa grave, ha concluso Vinciullo, è che il finanziamento esiste e rischia di perdersi come
si sono perse tutte le attività commerciali ed agricole sulla S.P. 23.