Sicindustria fa il punto sulla Provincia di Ragusa

Il pre­si­den­te Leo­nar­do Li­ci­tra ha in­via­to una nota nella quale viene fo­to­gra­fa­ta la si­tua­zio­ne nella nos­tra pro­vin­cia per quan­to ri­guar­da lo svi­lup­po nei vari set­to­ri con un focus par­ti­co­la­re per l’ìndustria e le aree ad essa de­di­ca­te.

La Pro­vin­cia di Ra­gu­sa, dice Li­ci­tra, è un esem­pio di coe­sis­ten­za equi­li­bra­ta e si­ner­gi­ca fra i vari macro-​settori
eco­no­mi­ci: pri­ma­rio, con agri­col­tu­ra, pro­du­zio­ne or­to­frut­ti­co­la e flo­ri­co­la; se­con­da­rio, con in­du­stria
ma­ni­fat­tu­rie­ra, in­du­stria es­tr­at­ti­va, pro­du­zio­ne di ener­gia e cos­tru­zio­ni; ter­zia­rio, con ser­vi­zi,
com­mer­cio, cre­di­to e tu­ris­mo.
Coe­sis­to­no anche due set­to­ri molto di­ver­si, come quel­lo es­tr­at­ti­vo e il tu­ris­mo. Il primo, più di altre
aree si­ci­lia­ne, ha po­tu­to dis­por­re di ri­sor­se mi­ne­ra­rie che hanno tras­for­ma­to il ter­ri­to­rio ibleo da
es­por­ta­to­re di pie­tra as­fal­ti­ca a pro­d­ut­to­re di pe­tro­lio e forse, in un fu­tu­ro pros­si­mo, di gas na­tu­ra­le.
Il se­con­do vanta un pa­tri­mo­nio na­tu­ra­lis­ti­co e storico-​culturale tra i più an­ti­chi in Si­ci­lia, e le
es­tra­zio­ni pe­tro­li­fe­re non hanno im­pe­di­to l’is­cri­zio­ne alla World He­ritage List dell’Unes­co.
Negli in­se­dia­men­ti in­du­stria­li – Ra­gu­sa e Modica-​Pozzallo – con­vi­vo­no im­por­tan­ti azien­de
pro­d­ut­ti­ve, dei ser­vi­zi e del com­mer­cio, ma si re­gis­tra un cres­cen­te stato di ab­ban­do­no: stra­de
dis­ses­ta­te, il­lu­mi­na­zio­ne as­sen­te, mar­cia­pie­di im­pra­ti­ca­bi­li, man­ca­no fibra ot­ti­ca e
vi­deo­sor­veg­lian­za. Ep­pu­re, le im­pre­se sos­ten­go­no parte degli oneri di ges­tio­ne delle in­fras­trut­tu­re
me­dian­te il get­ti­to fis­ca­le ver­sa­to ai Co­mu­ni e, da un anno, la Re­gio­ne ha le­gi­fe­ra­to sul
tras­fe­rimen­to di stra­de e per­ti­nen­ze ai Co­mu­ni di com­pe­ten­za.
Da al­cu­ne set­ti­ma­ne, si sta la­vo­ran­do per su­pe­ra­re le criticità della legge is­ti­tu­ti­va dell’IRSAP,
l’ente re­gio­na­le di pro­mo­zio­ne delle Aree in­du­stria­li, che sosti­tuis­ce i Con­sor­zi ASI. Sicin­du­stria
Ra­gu­sa, con un’azio­ne di sin­te­si svol­ta dalla Pre­si­den­za Li­ci­tra, di con­cer­to con le altre dele­ga­zio­ni
ter­ri­to­ria­li, porta avan­ti un’in­izia­ti­va di sti­mo­lo per sbloc­ca­re l’im­pas­se prima pos­si­bi­le.
Anche i Co­mu­ni sa­ran­no sen­si­bi­li­z­za­ti in me­ri­to all’im­por­tan­za della ges­tio­ne in­fras­trut­tu­ra­le delle
Aree in­du­stria­li: il pro­get­to stra­te­gi­co in­izia­le, in­fat­ti, at­tri­bui­va alla Re­gio­ne il com­pi­to di
pro­mo­tri­ce e agli Enti Lo­ca­li quel­lo di ges­tio­ne delle Aree.
Le Aree In­du­stria­li rap­pre­sen­ta­no un “bi­gliet­to da vi­si­ta” per le Im­pre­se che vi ope­ra­no, ma anche
una pri­ma­ria “porta di ac­ces­so” ai cen­tri ur­ba­ni dei Co­mu­ni in cui in­sis­to­no. Cen­ti­naia di la­vo­ra­to­ri
e de­ci­ne di im­pren­di­to­ri, a Ra­gu­sa come a Modica-​Pozzallo, tras­cor­ro­no buona parte delle loro
gior­na­te nelle azien­de. De­co­ro e si­cu­re­z­za delle Aree sono con­di­zio­ne es­sen­zia­le per far cres­ce­re le
im­pre­se e la ric­che­z­za che esse pro­du­co­no per il ter­ri­to­rio. Non sa­reb­be stra­no, per­tan­to, se i
Co­mu­ni de­sti­nas­se­ro una quota del pre­lie­vo fis­ca­le rac­col­to dalle Im­pre­se alla ges­tio­ne delle Aree
in­du­stria­li.
Con­di­zio­ne fon­d­amen­ta­le dello svi­lup­po sono anche le in­fras­trut­tu­re di col­le­ga­men­to.
La Ca­me­ra di Com­mer­cio del Sud-​Est è chia­ma­ta a farsi pro­mo­tri­ce di una stra­te­gia di rete, che
porti a re­a­li­z­za­re un sis­te­ma ae­ro­por­tua­le della Si­ci­lia Orien­ta­le, con Ca­ta­nia e Co­mi­so in­te­gra­ti in
un’unica in­fras­trut­tu­ra af­fi­da­ta alla ges­tio­ne dei pri­va­ti.
Il Go­ver­no Na­zio­na­le dovrà af­fron­ta­re l’iter del ra­ddop­pio della Ragusa-​Catania e ri­con­si­de­ra­re il
Pro­get­to di Fi­nan­za per­ché la nuova pa­ven­ta­ta im­pos­ta­zio­ne “a to­ta­le ca­ri­co pu­bbli­co”, con
l’in­de­ter­mi­na­te­z­za delle fonti economico-​finanziarie e delle pro­ce­du­re bu­ro­cra­ti­che, mette a ris­chio
i 366 MEuro dis­po­n­ibi­li, già ap­pos­ta­ti per l’opera.
Si può spe­ra­re, piut­tosto, nella con­clu­sio­ne dei la­vo­ri per l’Au­tos­tra­da Siracusa-​Gela (lotti 6,7,8),
men­tre il Porto di Po­z­zal­lo – uni­cum in Si­ci­lia per la tracciabilità all’im­por­ta­zio­ne di ali­men­ti di ori­gi­ne non ani­ma­le – può svol­ge­re un ruolo coe­ren­te con una pro­gram­ma­zio­ne di area vasta, den­tro
un’ipo­te­si di Aree ZES che unis­ca le forze con un cri­te­rio di complementarietà.
L’au­spi­cio è al­lo­ra quel­lo che si possa de­fi­ni­re un patto fra le is­ti­tu­zio­ni chia­ma­te in causa e le
im­pre­se della Pro­vin­cia, fon­da­to sulla pra­ti­ca di un mag­gio­re senso is­ti­tu­zio­na­le, su un mag­gior
ri­co­nos­ci­men­to nei con­fron­ti di chi pro­du­ce ric­che­z­za per il bene di tutti e su una con­di­vi­sio­ne delle
scel­te cui le im­pre­se e le loro or­ga­ni­z­za­zio­ni, spe­cie quel­le del ma­ni­fat­tu­rie­ro, non pos­so­no
ri­ma­ne­re es­tra­nee. Un au­spi­cio che è anche una sfida.

di Direttore01 Ott 2019 08:10
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