Chi è legittimato a fare il parco? I commissari?. Secondo noi no!!!!

Sono in molti a pensare che il Parco degli Iblei sia una risorsa importante per il nostro territorio. E’ certamente una verità anche se, molti altri, guardano con preoccupazione alla istituzione di una grande area protetta che vada al di la della reale utilità. Lo diciamo perchè spesso c’è il rischio di esagerare con i corridoi o i percorsi degli animali che seppur importanti possono mettere a rischio attività economiche che permettono al territorio di sopravvivere alla crisi. E’ vero che ad un ministro, che guadagna cifre inimmaginabili per un semplice contadino, interessa solo fare bella figura con l’ambientalismo in genere anche se poi razzola in modo diverso. Ora quello che vorremmo dire, senza offendere nessuno e senza prenderci le solite offese, è che se siamo arrivati a questo punto, se abbiamo conservato così  bene questa meravigliosa terra iblea, se tutti vogliono portarla ad esempio, il merito lo hanno avuto proprio coloro che hanno vissuto, lavorato e cresciuto i propri figli sui monti iblei. L’appello è ai ministri  “et similia”   noi il nostro ambiente sappiamo curarlo e conservarlo benissimo senza che nessuno metta regole rigide ed esagerate. Ed anche le istituzioni dovrebbero andare avanti con giudizio senza trionfalismi. Sappiamo che il  ministero dell’Ambiente ha indetto un tavolo istituzionale con i Commissari dei
Liberi Consorzi Comunali di Ragusa e Siracusa e il sindaco della Città
Metropolitana nonché con l’assessore regionale al Territorio e Ambiente
per mercoledì 17 luglio alle ore 11 per definire il procedimento di
istituzione del Parco nazionale. Intanto credo che sarebbe opportuno anche invitare i sindaci. Saranno una decina in tutto  ma crediamo sia necessario. Con tutto il rispetto per i commissari dei liberi consorzi: ma a loro cosa può interessare del futuro del territorio? Almeno ci fossero i presidenti elle province eletti, Infatti poichè sul tavolo vi è la proposta unitaria e condivisa dagli enti interessati( senza governance)  riguardante la perimetrazione e
l’individuazione delle zone di tutela nonché un sintetico schema dei
relativi regimi di tutela che la Regione siciliana ha recepito e trasmessa al
ministero dell’Ambiente. Il Ministero al fine di avviare il procedimento tecnico amministrativo di
competenza, si è avvalso, per la fase dell’istruttoria tecnica, del supporto
dell’Ispra, che svolge tali funzioni ai sensi del decreto 17 marzo 2018,
n.58, chiedendo una preliminare valutazione della proposta pervenuta.    Su
questa valutazione si discuterà il 17 luglio. I tempi sono stretti ma i sindaci sanno bene cosa si sta facendo ?

di Direttore06 Lug 2019 10:07
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