I nodi vengono al pettine. Molte anomalie segnalate dalla Corte dei Conti durante l’amministrazione Piccitto

Il sindaco Peppe Cassì e l’assessore al bilancio Giovanni Iacono intervengono in
riferimento al dibattito sviluppatosi in Consiglio Comunale relativamente ai rilievi
della Sezione di controllo della Corte dei Conti sui bilanci del 2015 e 2016.
Sulla questione il primo cittadino dichiara quanto segue:
L’indagine della Corte dei Conti per i Bilanci 2015 e 2016 del Comune di Ragusa è
gravissima, motivo per cui quest’Amministrazione ha preferito tenere un profilo
basso, non mediatico, e lasciare interloquire con la Corte dei Conti il dirigente
competente.
Perché lo abbiamo fatto? Perché abbiamo il dovere di difendere il Comune: stiamo
provando a giustificare quello che è stato fatto negli ultimi anni quando furono
commesse chiaramente delle irregolarità, stiamo proponendo alla Corte dei correttivi
che costeranno centinaia di migliaia di euro per evitare di esporre Ragusa al blocco
dei programmi di spesa come il caso di altri Comuni vicini, beneficiari di Royalties.
Ma questa propaganda opposta non la possiamo accettare: qui si sta speculando
sulla linea difensiva dell’attuale gestione del Comune di Ragusa per sostenere che va
tutto bene.
No, non va tutto bene: ci sono più di 15 punti da chiarire e ben 3 segnalazioni al
Procuratore Capo, c’è una relazione della Corte dei Conti che parla di “parte
entrata del bilancio non veritiera al fine di produrre una illegittima espansione della
capacità di spesa” e di “anomalie atte a pregiudicare gli equilibri
economico/finanziari del Comune di Ragusa e di numerose violazioni di norme”, ci
sono oltre 30 milioni che non trovano collocazione in missioni e programmi
corrispondenti a quanto previsto dalla legge!

E sapete cosa succedeva in passato quando la Corte dei Conti segnalava queste
anomalie? Si inviavano note lacunose ritenute insufficienti o non si rispondeva
affatto. Non si rispondeva affatto.”
Anche l’assessore Iacono intende fare delle precisazioni in merito che di seguito si
riportano:
“I rilievi della Corte dei Conti vanno dal non rispetto di nessun vincolo di legge per
l’approvazione dei bilanci ai milioni di royalties utilizzati per le spese correnti. Tocca
a noi, però, provare lo stesso a giustificare quello che è stato fatto negli ultimi anni
nell’interesse dell’Ente ma mai ci saremmo aspettati certe mistificazioni e
spudoratezza politica.
La Corte dei Conti parla di violazioni, inadempienze ed omissioni accertate", con
il 39;81 % dei soldi delle royalties, decine di milioni di euro, utilizzati in spese correnti
anziché per investimenti tesi a produrre occupazione ed attività imprenditoriali.
Aumento spropositato dei residui attivi e dei residui passivi, somme considerate e
spese come “avanzo libero” quando “avanzo libero” non era, anticipazioni di cassa
non registrate o registrate in capitoli dove non dovevano essere registrate. In
sostanza la Corte ritiene inattendibili gli strumenti finanziari per gli anni sottoposti a
verifica.
A tutto questo i consiglieri grillini in queste settimane invece di collaborare alla
difesa dell’Ente hanno fatto ostruzionismo prima in Commissione, astenendosi e non
richiedendo le due pagine di relazione dei Revisori dei conti, e poi in aula,
presentando una pregiudiziale per fare slittare ancora l’invio della deliberazione del
Consiglio adducendo che “gli mancava la relazione dei revisori” che proprio in
Commissione non avevano, deliberatamente, richiesto. In aula, malgrado la
bocciatura della loro pregiudiziale, fino alla fine hanno cercato, irresponsabilmente,
di fare mancare il numero legale che invece la maggioranza e il resto delle
opposizioni hanno garantito.”

di Direttore15 Giu 2019 20:06
Pubblicità