Da una parte 10 milioni di passeggeri – dall’altra 250 mila in calo.

Tutto tace sul fronte comisano dove l’aeroporto sembra completamente dimenticato da gestori e amministrazioni vari. Il tempo passa e ci vogliono soluzioni alla crisi che ormai sembra preannunciare una fine indecorosa ed inaspettata. A volere rispettare le leggi ed i regolamenti tra un po bisognerà portare libri e documenti vari in tribunale ma su queste imposizioni amministrative si può tergiversare per un pò. Il comune guarda con interesse al cargo, alla scuola, alle sistemazioni in villetta ma è tutto a realizzare da zero: cioè ci vogliono anni. Per fortuna Catania ci fa riconciliare con il sistema aeroportuale. E’ di ieri la notizia che con 9.933.318 passeggeri, l’aeroporto di Catania chiude il 2018 facendo registrare una crescita rispetto all’anno precedente del +8,91%. Nel dettaglio, secondo i dati elaborati dall’ufficio traffico della Sac, si assiste a un notevole incremento dei passeggeri internazionali, che sono stati 3.449.695 (1.723.305 in arrivo e 1.726.390 in partenza) con una crescita percentuale a doppia cifra del +17,91% rispetto al 2017. Dei 3.449.695, 3.179.070 sono provenienti o diretti verso paesi Ue (+17,35%), e 270.625 extra U3 (+25,06%). Con il 4,15% in più, cresce anche il segmento dei passeggeri nazionali.  Grazie a questi numeri, l’aeroporto di Catania si conferma il primo scalo del Sud Italia, superando Napoli e quinto in assoluto a livello nazionale, precedendo Milano Linate. Si è chiuso un anno che ci ha visti raggiungere risultati davvero importanti – commenta Nico Torrisi, amministratore delegato di  SAC – frutto di un grande lavoro di squadra( ???????) che ha permesso di dare risposte concrete alle necessità degli utenti, e di rendere contestualmente l’aeroporto più funzionale, innovativo e competitivo”.
Giustappunto lavoro di squadra diciamo noi e nessuno parla di Comiso.

di Redazione26 Gen 2019 10:01
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