Tumori della pelle. Al via la campagna di prevenzione all’Asp di Ragusa

Obbiettivo primario è quello di: sensibilizzare la popolazione alla diagnosi precoce individuare soggetti a rischio; educare la popolazione alla corretta Esposizione Solare; evidenziare la disponibilità di un «Servizio Pubblico» dedicato alla prevenzione, diagnosi e terapia dei Tumori della Pelle

Ragusa, 1 giugno 2018 – Il Servizio di Dermatologia – Distretto Sanitario di Modica – direttore dr.ssa Angelina Militello – Asp Ragusa, a partire da lunedì 4, 11, 18 giugno e il primo lunedì 9 luglio effettuerà visite gratuite per la diagnosi precoce dei tumori della pelle.
L’obiettivo è una maggiore sensibilizzazione sull’importanza di sottoporsi a visite periodiche, perché la guarigione dal tumore della pelle dipende dal suo stadio di evoluzione al momento dell’intervento medico o chirurgico.

Il dr. Nunzio Puccia, responsabile del Servizio di dermatologia mette a disposizione la propria professionalità per lanciare una campagna di prevenzione sui tumori della pelle.
L’accesso alle visite è gratuito basta chiamare al numero dell’ambulatorio: 0932448807, sempre di mattina, tutti i giorni, tranne il giovedì mattina, per prenotare la visita. L’ambulatorio è in via Aldo Moro, 3 – Modica.

Negli ultimi 10 anni, il numero di casi di Melanoma Cutaneo (M.C.) è aumentato più rapidamente degli altri tumori cutanei. Oltre 51.000 i nuovi casi riportati dalla American Society ed è probabile che il numero sia maggiore. I dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) parlano di «Epidemia Melanoma».
È il più grave fra i tumori della Pelle e sicuramente uno fra i più aggressivi tumori dell’organismo umano. Prende origine dai Melanociti della cute e/o delle mucose, compresi i melanociti che costituiscono i nevi. Più raramente prende origine da melanociti extra-cutanei (occhio-meningi etc.). Rarissimo prima della pubertà, il M.C. colpisce prevalentemente soggetti in età compresa fra i 30 ed i 60 anni, con maggiore incidenza nelle classe sociali più ambienti.
Considerato in prima istanza una neoplasia «rara», oggi mostra un’incidenza in crescita costante in tutto il mondo e numerosi studi suggeriscono che essa sia raddoppiata negli ultimi 10 anni.
Alcune stime a livello mondiale sostengono che vi siano 100.000 nuovi casi l’anno, con un aumento del circa il 15 % rispetto il decennio precedente.
Pertanto l’obbiettivo primario è la prevenzione e la diagnosi precoce del melanoma.
Grazie alle varie campagne di sensibilizzazione, la quota di Melanomi individuati in fase precoce e quindi con prognosi favorevole, è arrivata al 60/70%. Il risultato di ciò, è il miglioramento della sopravvivenza. Nel 1960, solo nel 50% dei casi la prognosi a 5 anni dei malati di melanoma era favorevole. Oggi si parla di tassi di sopravvivenza superiori al 80%.
Per questo tipo di tumore l’aforisma «LA PREVENZIONE E’ DA PREFERIRE ALLA TERAPIA» è l’esempio pratico migliore. Infatti, se diagnosticato precocemente ed opportunamente trattato, il Melanoma Cutaneo ha una prognosi eccellente, di contro, il ritardo diagnostico rende pressoché nulle le possibilità di successo con cure mediche palesemente inadeguate, capaci di solo di rallentare l’inevitabile evoluzione verso l’exitus del paziente.
In questo scenario complesso e per certi versi drammatico, la diagnosi precoce del Melanoma Cutaneo, pur con tutti i suoi limiti di attuazione, anche con gli interventi di formazione-educazione dei pazienti sui fattori di rischio, rappresenta un aspetto da tenere in considerazione nella pratica clinica.
Si allega la locandina.

di Redazione01 Giu 2018 12:06
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