Sicurezza e telesorveglianza
Si è svolta ne giorni scorsi presieduta dal Prefetto Filippina Cocuzza, una seduta del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica finalizzata all’approvazione preventiva di 12 progetti di videosorveglianza presentati dagli altrettanti comuni del territorio ibleo, grazie alle possibilità di finanziamento offerte dal decreto legge 20.02.2017, n. 14, recante “Disposizioni urgenti in materia di sicurezza delle città”, convertito con modificazioni dalla legge 18.04.2017, n. 48, che consentirà di prevenire e contrastare al meglio i fenomeni di criminalità diffusa e predatoria nelle aree urbane ed extraurbane, attraverso l’installazione di sistemi di videosorveglianza per i quali è stata autorizzata una spesa complessiva di € 37.000.000,00 riferita al triennio 2017/2019. Alla presenza dei Vertici delle Forze dell’Ordine e del Direttore della Zona Telecomunicazioni della Polizia di Stato, Filippo De Francesco, nonché dei Sindaci e dei Comandanti della polizia municipale dei comuni della provincia dei dirigenti degli uffici tecnici comunali, il Prefetto, dopo avere ripercorso brevemente l’iter procedurale, ha richiamato in particolare la puntuale sottoscrizione, da parte di tutti i Sindaci, dello scorso 31 maggio, dei “Patti per l’attuazione della sicurezza urbana”, previsti dal menzionato d.l. 20.02.2017, n. 14, condizione imprescindibile ai fini della elaborazione dei progetti e della successiva presentazione degli stessi al Comitato nei termini brevissimi previsti dalla norma. A tale proposito il Prefetto nell’evidenziare l’importanza fondamentale degli apparati forniti dai sistemi di videosorveglianza, fondamentali ed insostituibili “volani” per la sicurezza, ha altresì sottolineato l’imprescindibile supporto tecnico fornito dalla Zona Telecomunicazioni della Polizia di Stato e dai Rappresentanti delle Forze di Polizia territoriali che hanno agito in stretto raccordo con i referenti delle Polizie municipali e degli Uffici tecnici comunali, per raggiungere il comune obiettivo della redazione dei progetti nei termini richiesti dalla legge.
I progetti presentati descrivono l’impianto da realizzare con l’indicazione del posizionamento delle videocamere in siti che non sono già videosorvegliati ed individuano le infrastrutture di rete, cioè i sistemi di comunicazione scelti (ponte radio, fibre ottiche ecc), nonchè il sistema di registrazione. Molti progetti recano anche sistemi di lettura targhe e tutti sono dotati dei dispositivi necessari per rendere al massimo efficiente il collegamento con le sale operative delle FF.OO (ad es. verifiche antivandali, antiratti, efficacia delle linee elettriche e del sistema di illuminazione) .
Sopralluoghi congiunti tra le Forze di polizia interessate, le Polizie Locali e i competenti Uffici tecnici comunali hanno poi consentito in fase di predisposizione dei progetti di verificare ulteriormente le postazioni e di implementare – ove necessario – l’elenco delle pubbliche vie e delle aree rurali confinanti con il territorio urbano, in relazione alle esigenze di prevenzione e di contrasto ai fenomeni di criminalità diffusa e predatoria. Una volta verificata, in sede di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, la conformità dei progetti di videosorveglianza alle direttive ministeriali impartite nella materia, ai fini della preventiva approvazione, i progetti, dopo una ulteriore istruttoria interna, verranno trasmessi dalla Prefettura al Ministero dell’Interno, Dipartimento della Pubblica Sicurezza, Ufficio per il Coordinamento e la Pianificazione delle Forze di Polizia, nel cui ambito una apposita Commissione di valutazione, sulla base di criteri predeterminati dal decreto 31 gennaio 2018, esaminerà le richieste ai fini della successiva erogazione del relativo finanziamento