Riunione sulle attività estive. (Ma così non si aiuta il settore)

Si è tenuta in data odierna una riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la
Sicurezza Pubblica, presieduta dal Prefetto, Filippina Cocuzza, finalizzata a coordinare le
manifestazioni pubbliche e le attività di pubblico spettacolo relative alla imminente
stagione estiva.
Alla presenza dei Vertici delle Forze dell’Ordine, del Comandante Provinciale dei
Vigili del Fuoco, del Comandante della Capitaneria di Porto di Pozzallo, della Polizia
Stradale, dei funzionari dell’ARPA e con la partecipazione dei Sindaci e dei Comandanti della Polizia Municipale, dei rappresentanti della Camera di Commercio, delle associazioni imprenditoriali e delle organizzazioni sindacali di categoria, il Prefetto ha sottolineato che il “sistema sicurezza” che presiede allo svolgimento delle pubbliche manifestazioni richiede la massima sinergia interistituzionale e la più stretta collaborazione di tutte le componenti, da quelle statali a quelle espressione di poteri locali e territoriali.
La programmazione delle attività di intrattenimento in genere, di aggregazione o più
semplicemente di ritrovo presso locali pubblici deve avvenire sempre nel solco e nel
rispetto delle norme e delle più elementari regole del vivere civile.
Occorre porre in essere regole puntuali, quanto più possibile omogenee tra le
diverse amministrazioni in modo da dare segnali di legalità coerenti, armonizzando e
standardizzando, ove possibile, i controlli su tutto il territorio provinciale.
Ben venga la vivacità della società civile, del mondo giovanile, in considerazione
della stagione estiva soprattutto nelle zone rivierasche, e la conseguente intensificazione delle attività economiche e commerciali di intrattenimento, specie nell'attuale momento di crisi economica; tutto ciò che ruota attorno alla cosiddetta “movida” è sicuramente un volano per l'economia stessa e, pertanto, deve essere dominata dalle regole.
In questa direzione nei giorni scorsi la Prefettura ha già diramato ai sindaci una
specifica circolare recante una sintesi delle norme che regolano o che suggeriscono
l'adozione di apposite ordinanze per regolamentare le attività estive. Dopo avere rammentato le disposizioni rivolte ad assicurare la massima cornice di
sicurezza, sia in termini di security che di safety, allo svolgimento di pubbliche
manifestazioni, con particolare, riferimento alle disposizioni, contenute nella direttiva del Capo della Polizia e del Gabinetto del Ministro, dello scorso anno, il Prefetto ha attirato la particolare attenzione dei Sindaci sulla necessità di prevedere per tutte le manifestazioni in luogo pubblico, anche per quelle non soggette ad autorizzazione, il piano di impiego di un adeguato numero di operatori appositamente formati, con compiti di accoglienza, instradamento, regolamentazione dei flussi anche in caso di evacuazione, osservazione ed assistenza del pubblico nonché un piano per le emergenze ed urgenze sanitarie con l’individuazione di aree e punti di pronto intervento fissi e/o mobili, informandone preventivamente le autorità di polizia.
Il Prefetto ha inoltre rimarcato l’opportunità, da parte dei Sindaci, di valutare per
qualsiasi evento, di natura sportiva, musicale, culturale o di intrattenimento, di vietare con apposita ordinanza la somministrazione di bevande in contenitori di vetro, nonché di adottare, in conformità alle disposizioni normative introdotte dalla legge del 18 aprile 2017, n. 48, analoghe ordinanze al fine di contrastare situazioni di degrado del territorio o di pregiudizio del decoro e della vivibilità urbana e per tutelare la tranquillità e il riposo dei residenti, mediante apposita regolamentazione degli orari, chiedendo di uniformarli il più possibile fra di loro, al fine di evitare la cd. “trasmigrazione” di giovani da un territorio comunale all’altro.
Uno speciale focus è stato dedicato anche agli stabilimenti balneari, la cui
presenza caratterizza molte delle frazioni balneari del territorio ibleo.
In particolare, il Prefetto dopo avere richiamato le più recenti disposizioni regionali
(legge regionale 17 marzo 2016, n.3), in materia di concessioni demaniali marittime che definiscono tali strutture come “l’insieme di opere finalizzate all’esercizio di quelle attività rientranti nel novero delle attività collaterali/complementari /connesse alla
balneazione……..”, precisa che apposite disposizioni del competente Assessorato
Regionale al Territorio e all’Ambiente consentono il prolungamento dell’orario di apertura e il rilascio di autorizzazioni all’espletamento di attività di svago e di intrattenimento musicale e danzanti, quali, per l’appunto, “attività complementari annesse alla balneazione o alla diretta fruizione del mare”. In proposito è stato evidenziato che le manifestazioni di intrattenimento
musicale e danzante, quali attività complementari e/o secondarie agli stabilimenti
balneari, devono essere effettuate entro gli orari di esercizio cui sono
funzionalmente e logisticamente collegate, come –peraltro – precisato dall’articolo 34
quater della legge 17 dicembre 2012, n. 221.
Di conseguenza, tale tipologia di attività, rientra nella fattispecie indicata dalla
lettera e) del sopra citato DM 19 agosto 1996 1 , e non anche in quella afferente sale da
ballo e discoteche, prevista dalla successiva lettera f), in quanto queste ultime
costituiscono attività autonome di pubblico spettacolo e non complementari alla attività principale di un pubblico esercizio, qual’ è – per l’appunto – lo stabilimento balneare.
Su tale ultimo aspetto, ed in particolare sulla puntuale osservanza della normativa
in materia, tutti i rappresentanti delle Associazioni di categoria hanno assicurato un’opera di incisiva sensibilizzazione nei confronti dei propri associati.
I rappresentanti delle Forze di Polizia non hanno mancato, in proposito, di
evidenziare che le iniziative di pubblico spettacolo dovranno essere contenute entro i
limiti di orario previsti per tali attività, e nel rispetto della vigente normativa in materia di conformità dei livelli di emissione sonora, ferma restando l’osservanza delle disposizioni per l’espletamento delle attività di intrattenimento musicale, in particolare l’acquisizione di tutte le autorizzazioni richieste, ivi comprese quelle discendenti dall’articolo 68 del TULPS, in quanto soggette al rilascio della licenza dal parte del Questore, previo parere delle Commissioni provinciali e comunali di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo.
Mirati controlli verranno espletati in tutti gli esercizi pubblici nei quali si svolgono
attività di intrattenimento musicale per verificare il rispetto delle disposizioni, in un’ottica di contemperamento delle esigenze di svago con quelle del riposo.
Nei prossimi giorni in Questura si terrà un apposito tavolo tecnico allo scopo di
armonizzare e coordinare – in un clima di costruttivo confronto tra le diverse parti in causa – le misure di prevenzione, contemperando i diversi interessi in campo, non perdendo di vista il rispetto della quiete pubblica e il diritto alla tranquillità dei residenti.

di Redazione23 Giu 2018 13:06
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