Non luogo a procedere perché il fatto non sussiste per il prof Franco Giorgio e il CTS
Si è chiusa felicemente per il prof. Franco Giorgio e il Centro Teatro Studi una vicenda giudiziaria iniziata nel 2014. Nel febbraio di quell’anno tutti i giornali, cartacei e online, e le emittenti televisive e radiofoniche dell’isola (oltre che nazionali) avevano riportato la notizia di una presunta truffa ai danni della Regione Siciliana, nel quadro degli interventi di sostegno alle attività teatrali per il 2008. L’indagine era nata da un’attività ispettiva che aveva sottoposto a verifica soggetti economici aventi titolo a percepire i contributi previsti dalla Legge Reg.n. 25/2007, erogati dall’Assessorato regionale dei Beni culturali ed ambientali e della Pubblica Istruzione, finalizzati a promuovere lo sviluppo e favorire la diffusione delle attività teatrali. Dalle attività investigative coordinate dai dottori Daniele Paci e Roberto Tartaglia, sostituti procuratori della Procura della Repubblica di Palermo e sviluppate dal Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Palermo, emergevano responsabilità per 72 dei 91 organismi teatrali esaminati, accusati di falsificazioni documentali, messa in scena di spettacoli “fantasma”, false attestazioni, costi dichiarati e non effettivamente sostenuti, contributi previdenziali non versati, utilizzazione di fatture false, ecc. L’inchiesta vedeva coinvolto anche il ragusano prof. Franco Giorgio, in qualità di legale rappresentante del Centro Teatro Studi, come riportato dai giornali del 12 febbraio 2014 “…c’è anche un residente di Ragusa nella truffa alla Regione sui contributi per il teatro: si tratta di Francesco Giorgio… La documentazione presentata in Assessorato per ottenere un contributo nascondeva la mancata regolarizzazione degli obblighi previdenziali, assistenziali e di collocamento. In più gli viene contestata la presenza di documentazione fiscale “non genuina” in data 12/10/2009”. Il CTS dichiarò subito di essere del tutto estraneo alla vicenda e ai capi di accusa, ribadendo inoltre che si sarebbe chiarito tutto presso le sedi opportune. Ci sono voluti quasi quattro anni, ma giorni fa la posizione del prof. Franco Giorgio, nella qualità di legale rappresentante del Centro Teatro Studi di Ragusa, è stata definitivamente chiarita. Il giudice Andrea Reale, esaminata sia la documentazione prodotta all’epoca dal CTS alla Regione Sicilia sia quella prodotta dagli avvocati difensori Cesare Borrometi e Marcella Borrometi, ha emesso un “decreto di non luogo a procedere in quanto il fatto non sussiste”. Il decreto di archiviazione riconosce la totale estraneità del prof. Giorgio e del CTS in merito all‘accusa di aver truffato l’assessorato Beni culturali ed Ambientali nella percezione dei contributi pubblici erogati per l’attività di produzione teatrale del 2008. Come ricordato dal prof. Franco Giorgio nella conferenza stampa tenuta in mattinata “..abbiamo sempre mantenuto la fiducia nella magistratura, certi che, alla fine, sarebbe stata riconosciuta la piena regolarità dell’operato posto in essere sulla scorta della documentazione e dei chiarimenti forniti dai miei difensori, gli avvocati Cesare Borrometi e Marcella Borrometi. Sono molto soddisfatto di tale pronunciamento, che dimostra e sottolinea la totale estraneità del CTS ai fatti e la correttezza con cui si è operato in tutti questi anni” i(nella foto: da sn prof Franco Giorgio e avv. Cesare Borrometi)