Una super Passalacqua vince gara due a Venezia: con il conto pari e due sfide da giocare al PalaMinardi si può sognare

Come speravamo tutti, e come era stato annunciato con chiarezza dallo svolgimento di gara uno, che aveva visto la Passalacqua andare in vantaggio, giocarsela da pari a pari ed essere superata soltanto nelle battute finali, solo due giorni più tardi, in gara due (di nuovo al PalaTaliercio di Mestre e di nuovo con un trio arbitrale all’altezza della situazione), le aquile hanno rimesso le cose a posto, conquistando una vittoria che non consente discussioni sul merito. Questa volta Raquna Williams è rimasta confinata nei limiti “normali” ai quali ci aveva abituato nell’anno a Ragusa, e più o meno lo stesso hanno fatto le altre tante ex (straniere e italiane), mentre sul versante biancoverde tutto il gruppo, cominciando dallo straordinario terzetto di straniere, ha fornito una prestazione esaltante che non ha lasciato scampo alle padrone di casa. Le quali, come era prevedibile, sono partite sparate, chiaramente per evitare di correre di nuovo i grossi rischi corsi in gara uno, ma non sono mai riusciti ad andare oltre le sei lunghezze di vantaggio. Si è trattato di una scelta tattica valida, ma è stata subito “stoppata” da coach Gianni Recupido che come (riuscita) contromisura ha chiamato il primo time-out dopo appena novanta secondi: una volta che Astou Ndour e compagne (tutte) hanno superato senza troppi danni l’assalto iniziale, riordinando le idee e prendendo le misure alle lagunari, poco alla volta, ma con continuità, il pallino della gara ha cominciato a spostarsi dal “lato aquile” e non è più ritornato indietro. Difesa chiusa, tiro preciso, ottima circolazione di palla, percentuale rimbalzi (sotto entrambe le plance) altissima e determinazione assoluta: questa la ricetta del piatto messo in tavola dalla squadra ragusana, tanto bello da vedere quanto poco gradito al palato veneziano, che avrebbe sicuramente preferito qualcosa di molto più “digeribile”. Conquistata la parità, adesso, in una semifinale play off che non appare scontata neppure per Schio (battuta in casa da Napoli in gara due) può davvero succedere di tutto: però sempre partendo dalla considerazione che le aquile hanno due gare di fila al PalaMinardi (giovedì 26 e sabato 28 alle 20,30) e che il supporto del pubblico di casa (atteso in gran numero) potrebbe dare una grossa mano per centrare il traguardo della terza finale scudetto (in cinque campionati!).

TABELLINO – Umana Reyer Venezia 64 – Passalacqua Ragusa 77

VENEZIA: Micovic 3, Bestagno 18, Carangelo 9, Kacerik 2, Williams 12, De Pretto 7, Sandri, Walker 6, Dotto 2, Madera ne, Little 5, Togliani ne. Allenatore Liberalotto.

RAGUSA: Consolini 9, Gorini 1, Spreafico 3, Formica, Soli 1, Miccoli ne, Bongiorno ne, Hamby 19, Kuster 20, Ndour 24. Allenatore Recupido

PARZIALI: 25/19- 15/23 – 13/19 – 11/16

ARBITRI: Bonfante di Lonigo, Marota di S. Benedetto del Tronto e Sartori di Arsiè.

 

di Lina Giarratana24 Apr 2018 10:04
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