La gestione dell’igiene ambientale a Chiaramonte Gulfi, Cutello: “Rischiamo di tornare all’anno zero. Il Comune intervenga”

A partire dallo scorso 1 febbraio la gestione del servizio di igiene urbana è passata dalla ditta “Impresa ecologica Busso Sebastiano Srl” alla Mecogest Srl a seguito di aggiudicazione definitiva della procedura d’appalto indetta dal Comune di Chiaramonte Gulfi ed espletata dall’Urega di Ragusa. Allo stato attuale risulta che il personale impiegato sia quello assunto con passaggio diretto dalla ditta pari a 14,11 unità equivalenti. Risulta altresì che i mezzi impegnati siano cinque (2 autocompattatori di medie dimensioni, 2 autocarri e 1 autocarro tipo porter), anche se è stato ravvisato l’impiego di un’autospazzatrice durante le operazioni di pulizia stradale a seguito delle manifestazioni di Carnevale. A denunciarlo è il capogruppo consiliare Mario Cutello del gruppo Cutello sindaco.

“La dotazione di cui stiamo parlando – sottolinea – risulta in aperto contrasto con quanto indicato dalla ditta Mecogest nel proprio progetto offerta dove venivano indicati 16,68 unità lavorative e 18 mezzi in servizio. Anche concedendo che in questa prima fase di transizione il servizio non sia effettuato secondo quanto proposto in sede di offerta (in attesa che siano approvvigionati i mezzi e le attrezzature previste), sarebbe auspicabile l’impiego di mezzi ed attrezzature equivalenti (sia per tipo che per caratteristiche e quantità) anche se non necessariamente nuovi. Invece il personale risulta inferiore a quanto offerto, i mezzi risultano essere neanche un terzo di quelli previsti, non sono stati posizionati contenitori per la raccolta differenziata che risulta crollata allo 0% (da informazioni assunte, ad oggi non risulta alcun trasporto di rifiuti recuperabili presso le piattaforme locali autorizzate). Parimenti, risulta che la ditta Mecogest non abbia posizionato alcun contenitore scarrabile di grandi dimensioni per i rifiuti ingombranti, sfalci e potature, frigoriferi, materassi, etc., mentre la vecchia gestione aveva, prima dell’avvicendamento del servizio, sul territorio del nostro comune sei contenitori da 30 mc. Così come per i rifiuti pericolosi quali pile esauste e farmaci scaduti. Ci si chiede dove questo tipo di rifiuti sia trasportato a smaltimento e a recupero. Certamente, la cosa sarebbe estremamente grave se alla fine di questo mese iniziale il Comune remunerasse la ditta Mecogest in base al canone derivante dalla propria offerta di gara (pari a circa il 70% in più di quanto fatturava alla ditta uscente). Ma altrettanto grave sarebbe se venisse remunerata in base al vecchio canone, dal momento che il servizio attualmente non è espletato in modo neanche lontanamente simile alle stesse modalità precedenti”.

E Cutello aggiunge: “Da ultimo, ma non meno importante, si rileva che la ditta Mecogest risulta iscritta all’albo nazionale gestori ambientali per le attività di raccolta rifiuti ma non per quelle relative al servizio di spazzamento meccanizzato (oggetto di una sottocategoria apposita dell’albo per la quale è obbligatoria l’iscrizione se si vuole effettuare questa tipologia di servizio specifico). Eppure risulta che la ditta Mecogest abbia effettuato sul territorio comunale interventi di spazzamento meccanizzato che quindi si configurerebbero privi di alcuna autorizzazione. Mi chiedo come abbia potuto il Comune di Chiaramonte Gulfi aver affidato a una azienda priva di questa autorizzazione il servizio di igiene urbana in cui l’attività di spazzamento meccanizzato delle strade non era certamente marginale. Si potrebbe configurare una fattispecie di natura penale? Sono profondamente preoccupato per la situazione nella quale l’Amministrazione Gurrieri ha trascinato il nostro Comune”.

di Redazione21 Feb 2018 10:02
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