“Astri del ciel” è la nuova iniziativa del circolo Uaar: una visita gratuita all’osservatorio di Noto

Il 12 febbraio ricorre l’anniversario della nascita del grande biologo e naturalista inglese Charles Robert Darwin, autore della celebre opera L’origine delle specie. La ricorrenza viene celebrata in tutto il mondo con i cosiddetti “Darwin Day”, giornate di iniziative basate sulla divulgazione scientifica che vengono organizzate soprattutto nel mese di febbraio, arrivando talvolta fino ad aprile.
Il circolo Uaar di Ragusa organizza proprio quest’anno il suo primo Darwin Day con l’iniziativa intitolata “Astri del ciel”: una visita guidata presso il Radiotelescopio INAF di Noto in programma per il prossimo 9 marzo. La partecipazione è aperta a tutti e gratuita, la trasferta avverrà grazie a un Darwin Bus messo a disposizione dal circolo Uaar. Chi volesse aderire non deve fare altro che prenotarsi scrivendo a ragusa@uaar.it, oppure chiamando il numero 366 895 1787, e presentarsi nel piazzale antistante lo Stadio Comunale di Ragusa entro le 18.15 del 9 marzo. Si consiglia di prenotare entro venerdì 2 marzo; oltre tale data non sarà più possibile garantire il posto sul bus, ma si potrà comunque partecipare viaggiando con mezzo proprio. Tutti i partecipanti dovranno munirsi autonomamente di cena a sacco, il ritorno è previsto intorno alle 22.30
La teoria dell’evoluzione formulata da Darwin è oggi accettata da tutta la comunità scientifica mondiale, sebbene molti dettagli siano stati rivisti e affinati negli oltre 150 anni passati dal viaggio del Beagle intorno al mondo a nostri giorni, ma all’epoca le reazioni da parte dei creazionisti furono particolarmente ostili. Reazioni analoghe a quelle sperimentate da uomini di scienza come l’italiano Galileo, tra i primi a mettere in discussione l’astronomia aristotelica-tolemaica che vedeva nella Terra il centro dell’Universo, sposando invece il modello copernicano e avvalorandolo con le sue scoperte. Grazie all’equipe dell’osservatorio di Noto avremo la possibilità di comprendere e osservare quel cielo che un tempo era ritenuto dimora di numi, ma che oggi sappiamo essere popolato di corpi celesti di varia natura e soprattutto di stelle. Quelle stesse stelle che sono probabilmente state anche fucine per la produzione di materia biologica.

di Redazione22 Feb 2018 14:02
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