Prevenzione dell’Usura

S è svolto all’inizio della settimana alla Prefettura di Ragusa un incontro tra la CNA (rappresentata dal presidente territoriale Giuseppe Santocono e dal funzionario Giorgio Stracqudanio) e lo Sportello delle criticità bancarie (rappresentato dall’avv. Davide Guastella e dal presidente Giovanni Traina) , il Vice Prefetto, dott. Sindona, e il funzionario, dott. Vindigni,.

L’incontro richiesto in merito alle problematiche relative ai problemi di bancabilità di diverse imprese, alle denunce per usura bancaria e alle richieste di accesso al fondo antiusura gestito dal Ministero dell’Interno e di quello dei fondi di prevenzione all’usura.

In primo luogo, la Prefettura ha dimostrato particolare attenzione a tutte le pratiche inoltrate dagli imprenditori di accesso al fondo e collegate alle denunce per usura depositate presso la Procura della Repubblica di Ragusa.

Il dott. Sindona oltre a ribadire l’importanza delle denunce ha sottolineato come la prefettura verificherà se esistono le condizioni affinché le imprese che hanno denunciato per usura possano comunque accedere ai fondi anti-usura, nonostante le archiviazioni disposte dal Tribunale di Ragusa; in particolar modo in tutti quei procedimenti in cui il Consulente Tecnico D’Ufficio (CTU), nominato dalla Procura, abbia evidenziato nella sua relazione l’esistenza dell’usura stessa.

Le due associazioni, inoltre, hanno chiesto l’istituzione di un osservatorio permanente per la prevenzione dell’usura, come già fatto presso altre realtà territoria (vds Prefettura di Sondrio) e questo non solo per avere uno strumento per analizzare le dimensioni del fenomeno, ma soprattutto per attivare uno strumento capace di dare risposte alle imprese e famiglie interessate da questo problema.

E’ stato ribadito dalla CNA come le diverse imprese che vivono questo problema, non essendo più bancabili, al momento hanno tre vie d’uscita o dichiarare fallimento e avviare la stessa attività in nero oppure rivolgersi agli usurai o peggio ancora mettersi in società con soggetti che devono riciclare denaro di provenienza illecita.

Ed è proprio per evitare fenomeni di grande allarme sociale che lo Sportello ha richiesto che la Prefettura sia parte attiva, attraverso l’osservatorio, all’interno delle procedure attivati dai soggetti che vogliano accedere ai fondi di prevenzione dell’usura.

Si tratta, infatti, di fondi rilevanti previsti dalla L. 108/1996 (circa 25 milioni di euro l’anno) che possono garantire a soggetti non bancabili e addirittura protestati un accesso al credito.

Un noto consorzio fidi del territorio ha a disposizione oltre 1 milione di euro, che non riesce ad utilizzare per il rifiuto delle Banche di erogare finanziamenti nonostante la garanzia dello Stato.

Ed è proprio l’osservatorio della Prefettura che potrebbe garantire il rispetto della Legge e l’accesso a detti fondi.

Le nostre associazioni continueranno a sollecitare le Istituzioni per dare risposte al nostro tessuto sociale ed economico.

di Direttore25 Nov 2017 10:11
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