Passalacqua: tre minuti indimenticabili e mercoledì a La Spezia

15591338_1684845781541300_1467181805326237694_oSarà difficile, molto difficile dimenticare le emozioni degli ultimi tre minuti nella sfida di domenica con Battipaglia, quando sotto di dodici il recupero della Passalacqua sembrava meno probabile dell’alta velocità per la nostra ferrovia. E non perché le aquile non si stessero battendo, nonostante l’assenza di Laura Nicholls, due giovanissime al referto e mezza squadra in condizioni fisiche (parecchio) precarie per infortuni vari, e nemmeno perché le “mozzarellare” (di bufala, ovviamente) avevano infilato due bombe di fila che avrebbero spezzato le gambe anche al colosso di Rodi. Era solo perché “Il tempo era poco e la distanza tanta”, e su questo non ci pioveva. Però questa Passalacqua degli ultimi tempi è fatta in modo diverso da tutte quelle che la hanno preceduta, ha un impasto di tenacia rabbiosa e di convinzione nelle proprie possibilità che le consente di provarci sempre e comunque. Se ci si aggiunge la solita difesa con doppia porta blindata, un gruppo che tira fuori anche l’ultima goccia di sudore e si spara le cartucce migliori senza guardare il tabellone col punteggio e, soprattutto, una Chiara Consolini in versione che a Battipaglia vorrebbero impedirle anche il transito, si può comprendere molto di quanto avvenuto in quei 180 secondi. Non tutto, perché nel conto non vanno dimenticati  il supporto del pubblico, rapido nel passare dall’incredulità alla speranza, un pizzico di buona sorte (quelle ci vuole sempre), lo spietato lavoro ai fianchi del morale delle avversarie, una sapiente gestione dalla panchina e chissà cosa alto ancora: ma in fondo ha importanza zero. Conta aver vinto, addirittura già dieci secondi prima della sirena ed essere quinti, mentre la classifica continua a dimostrare che tutto è ancora di là da venire. L’unico problema con il superlavoro delle ultime settimana e gli infortuni (ieri anche la spalla di Lia Valerio) è che non ci si può fermare un momento, visto che già mercoledì si ritorna sul parquet con la trasferta in casa del fanalino di coda La Spezia per la prima di ritorno. Poi, ai primi di gennaio, la qualificazione per la Final Four di Coppa Italia, ancora col La Spezia ma al PalaMinardi e, se tutto va come si spera, la decisiva per l’ammissione  a S. Martino di Lupari. Aggiungiamoci l’Europa, prima a Nymburk poi a Ragusa, e naturalmente, il campionato: in poche parole, una faticaccia, ma entusiasmante per ambiente e tifoseria. E se arrivasse una faccia nuova, oppure anche una faccia già conosciuta… Tabellino.  Passalacqua Ragusa 65 –Treofan Battipaglia 61 (Parziali 15/15-33/33-43/42)  RAGUSA: Consolini 18, Gorini 3, Valerio, Baglieri ne, Spreafico 4, Formica 6, Brunetti 6, Bongiorno ne Vanloo 11, Ndour 17. Allenatore Lambruschi. BATTIPAGLIA: Orazzo 5, Chicchigliola ne, Porcu 3, Verona 5, Policari, Williams 22, Trucco 8, Vella ne, Pascalau 1, Sotiriou 17. Allenatore Riga. ARBITRI: Raimondo di Roma, Tallon di Bologna e Marota di S. Benedetto del Tronto.Note: Sotiriou uscita per raggiunto limiti di falli. 

di Lina Giarratana19 Dic 2016 12:12
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