Violento ma rapido acquazzone, cede l'asfalto in Via Pietro Nenni

L’asfalto nuovo, posato da pochissimi mesi in via Pietro Nenni nell’ambito dei lavori di manutenzione stradale del Comune di Ragusa, ha ceduto a causa dell’acquazzone delle 14 di oggi.

Pochi minuti d’acqua e si sono aperte delle grandi crepe che il fotografo ragusano Angelo Giglio ha immortalato e postato su Facebook per avvertire gli automobilisti di procedere con cura su quella strada se non si vogliono causare danni alle vetture.

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Via Pietro Nenni dopo l’acquazzone delle ore 14. Foto di Angelo Giglio.

Immediato l’intervento critico del direttivo del Lab 2.0 che scrive:

Ma come vengono eseguiti i lavori pubblici in questa città? Il direttivo del Laboratorio politico 2.0, su segnalazione di Alessandra Sgarlata, denuncia la presenza di grosse crepe al centro di via Pietro Nenni.
Piove per un paio d’ore, si scatena un’acquazzone di dieci minuti, ed ecco una strada riasfaltata da pochi mesi, nuova nuova, sgretolarsi manco fosse fatta di ostia.
Il bitume vecchio di non si sa quanti anni, altrove, ha retto e continua a reggere al maltempo e lì, in via Pietro Nenni all’incrocio con via Madagascar, invece, nonostante il manto stradale sia stato appena posato, si sono aperte delle grosse e pericolose crepe.
Gli acquazzoni non sono eventi che non si possono tenere in conto, anzi. E’ naturale che accadano e, in modo altrettanto naturale, ci si aspetterebbe che i lavori di manutenzione per le strade venissero eseguiti a regola d’arte prevedendo anche questa eventualità.
Invece, è evidente che qualcosa non è stato fatto a dovere, altrimenti non staremmo qui a denunciare l’accaduto.
Delle due una: o i lavori sono stati fatti male da chi li ha eseguiti o è tutta colpa del complotto ordito dall’Organizzazione dei Temporali, arcinemica dell’Amministrazione Piccitto.

di Redazione19 Nov 2016 17:11
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