Scicli. Giannone: "Si smantella la chirurgia nel silenzio assordante delle Istituzioni"

Lo smantellamento del reparto di chirurgia del “Busacca” di Scicli, avvenuto nella totale indifferenza dei nostri parlamentari locali, segna un’altra grave retrocessione civile e sociale a danno di una comunità costretta a subire un ennesimo scippo, quello di un presidio sanitario indispensabile per assicurare la salute dei cittadini.
La soppressione del reparto, che registra il mio totale e sentito disaccordo, è un atto che segna il valore e il peso dei nostri rappresentanti politici, regionale e nazionale, che non sono riusciti a fronteggiare una decisione di questo tipo.
Ricordo peraltro che nessuno è riuscito, dopo roboanti annunci e melense note stampa, a istituire l’ambulanza medicalizzata a Scicli, uno strumento capace di salvare nell’immediato vite umane.
Per scongiurare la scomparsa del reparto sarebbe stata utile una preventiva, forte e determinata azione di contrasto, capace di rimettere in discussione la decisione.
Scicli sembra una Città abbandonata, che dopo l’interruzione dell’agibilità democratica tra cittadino e l’ente comune, continua ad essere defraudata di servizi essenziali come appunto un reparto che ha segnato la storia e il prestigio di un nosocomio che offriva un ottimo livello di assistenza alla comunità.
Mi opporrò nelle sedi opportune e con i mezzi che l’esercizio di diritti democratici mi consente per evitare la spoliazione di servizi essenziali prodigandomi per il recupero di quelle istituzioni del cui operato oggi tutti sentiamo forte e impellente necessità.