Randagismo a Ragusa. Partecipiamo: "L'emergenza continua. Una ragazza è stata inseguita da un branco di cani"

Oltre un mese fa avevamo segnalato la presenza di decine di cani randagi che divisi in due branchi stazionano una vasta zona di contrada Pianetti.
Avevamo avuto rassicurazioni sia da parte della polizia municipale che da parte dei responsabili comunali che si era provveduto a deliberare per il ricovero dei cani.
Ad oggi i branchi dei cani continuano, imperterriti, la loro occupazione di interi quartieri.
Ieri, ennesimo episodio che ha visto coinvolta una ragazza sul motorino che è stata avvicinata da uno dei due branchi ed è caduta, fortemente impaurita, a terra. Solo l’intervento di alcuni automobilisti ha allontanato poi il branco.
Di giorno e di notte è un continuo abbaiare dei cani e i cittadini sono ormai esasperati perché si ha paura a uscire per passeggiare, fare una semplice corsa o portare anche il proprio cane fuori.
Riteniamo che sia inaccettabile e insostenibile che nel 2016, interi quartieri della città, siano preda di branchi di cani, senza controllo e, a nostra memoria, non ricordiamo che in città siano stati così tanti i branchi di cani randagi e lasciati così tanto tempo liberi di imperversare e riprodursi.
Il problema, in generale, non sono i cani, ma la fattispecie della mancata regolamentazione dell’intervento immediato che poi determina il fenomeno dei branchi.
Sono ormai troppi gli ‘episodi’ simili a quello della ragazza di ieri e quindi non vorremmo che presto accadesse qualcosa di ancora più grave.
Le normative sono chiare e individuano le responsabilità in capo ai Sindaci delle città.
E’ sperimentato che l’enorme apparato di propaganda dei 5 stelle parla alla ‘pancia’ della gente, ma la ‘pancia’ dei cani sembra poco reattiva alla propaganda pur efficace dei grillini e lo è, invece, molto più alla concretezza del cibo.
Pertanto, invitiamo gli amministratori del Comune a ripristinare le condizioni di vivibilità nelle strade della città e a prevenire possibili, gravi e irreparabili casi, la cui responsabilità ricadrebbe interamente a chi, avvertito, doveva adottare le misure idonee alla soluzione delle problematiche stesse.
Il nostro gruppo consiliare, sulla vicenda, ha già predisposto un apposito atto ispettivo.

di Redazione15 Nov 2016 16:11
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