Soppressione del turno serale di Salvataggio al Porto Turistico di Marina; D’Asta e Chiavola: “scelta infelice”
L’estate volge al termine, ma se c’è qualcosa che non era mai stata mandata in vacanza, era proprio la polemica di natura politica, che sta volta si catena intorno alla soppressione del turno serale del presidio permanente di salvataggio operativo al porto turistico di Marina di Ragusa.
L’allarme viene suonato dai consiglieri del Partito Democratico, Mario D’Asta e Mario Chiavola, i quali ricordano come, con deliberazione del civico consesso risalente al 22 marzo scorso, in seguito a un atto di indirizzo presentato il 31 dicembre dell’anno passato, sia stato istituito il presidio in questione. Gli operatori svolgono servizio al porto dal 2009 con queste modalità: tutti i giorni dalle 9 alle 24. La loro attività è suddivisa in tre turni: dalle 9 alle 14, dalle 14 alle 19 e dalle 19 alle 24. Intervengono anche per le emergenze non in mare ma di natura calamitosa che riguardano la fascia costiera.
Il nocciolo della questione così spiegato dai due consiglieri democratici: “è accaduto che successivamente all’approvazione del bilancio 2016, dello scorso 5 agosto, avrebbero dovuto essere inserite somme pari a 100mila euro per le attività del presidio e per le otto unità di equipaggio, compreso il sostegno per i mezzi nautici utilizzati. In questi giorni, però, dopo la stesura del Peg, abbiamo scoperto che la somma destinata al presidio non esiste e che, in realtà, per la Protezione civile sono state previste risorse pari a 50mila euro che serviranno a rimborsare i bagnini nelle postazioni e gli equipaggi operativi sui mezzi solo fino al 31 luglio scorso. Ecco perché l’Amministrazione comunale avrebbe deciso di sopprimere, dallo scorso 22 agosto, il turno serale del presidio, disattivando pure il numero verde di soccorso. E non c’è certezza, considerato che le somme sono già andate esaurite, che il servizio possa proseguire oltre la data del 31 agosto. Non consideriamo, inoltre, il fatto che i mezzi nautici ormai scadenti sono ancora in manutenzione e che, con uno solo tra questi, non è possibile sopperire al servizio. In più, il Comune di Ragusa dovrebbe pure fornire un sostegno al Comune di Santa Croce Camerina che, per mancanza di fondi, ha stipulato un protocollo d’intesa con il nostro ente. Ci chiediamo come ciò possa avvenire, con quali mezzi? Con quali uomini? Ad occuparsene dovrebbe essere un’associazione guardia costiera ausiliaria i cui rimborsi saranno a carico del Comune di Ragusa. Ma con quali risorse economiche considerato che non ce ne sono neppure per il servizio che dovrebbe essere svolto a Marina di Ragusa? Chiediamo che l’Amministrazione comunale risposta ai nostri interrogativi e ci spieghi come intende venire fuori da questa intricata situazione”.