Grazie alla certificazione Halal, le aziende iblee saranno protagoniste nel mercato arabo

Il mercato arabo è in forte crescita. Entro il 2019 le stime parlano di cifre straordinarie, pari a 2,7 trilioni di euro di fatturato. E, oltre al consumo alimentare, una grande attenzione è riservata all’incremento del turismo in Italia, in Francia e in Spagna. Sono le tre nazioni a cui il turista arabo volge con sempre maggiore attenzione lo sguardo. Ecco perché è indispensabile coltivare da subito gli strumenti adatti. E la certificazione Halal è uno tra questi. Non ha lasciato spazio a equivoci di sorta Mehar Muhammad Asquaf dell’Halal Research Council, professore universitario in Germania, originario del Pakistan, intervenendo questa mattina a Ragusa al workshop sulla certificazione Halal che attesta come i prodotti siano conformi alla dottrina islamica. Si tratta del primo evento del genere rivolto alla aziende dei settori agroalimentare, cosmetico, sanitario, farmaceutico e della logistica. La certificazione Halal dà vita a una vera e propria certificazione di qualità, di filiera e di prodotto. Il workshop, che proseguirà anche domani, fornirà delle nozioni base a chi è interessato a produrre secondo Halal. Ecco perché erano presenti responsabili di qualità, titolari di aziende, liberi professionisti che si occupano di consulenza nel mondo delle certificazioni e della ricerca e sviluppo. Ad aprire i lavori è stato Aldo Todaro, presidente dell’Ordine dei tecnologi alimentari Sicilia e Sardegna mentre Salvatore Baglieri, direttore del servizio Igiene alimenti origine animale dell’Asp 7, ha spiegato che “quella di oggi è una iniziativa molto interessante per un territorio a forte vocazione produttiva come il nostro. Tutto ciò in funzione di una popolazione islamica che ormai risulta essere sempre più radicata dalle nostre parti. Ci rendiamo conto, come operatori sanitari, che il consumo di carni e più in genere di alimenti Halal sta prendendo piede. Per quanto ci riguarda, effettuiamo controlli nelle strutture che producono Halal alla stessa stregua degli altri esercizi”. Anche se, al momento, sono soltanto due, nell’area iblea, le realtà che si occupano di produrre la suddetta certificazione, numero che, però, potrebbe essere notevolmente ampliato. “Abbiamo risposto – dice Danilo Scalone, tecnologo alimentare che si è occupato di promuovere l’appuntamento in questione in collaborazione, tra gli altri, con Mandarin e Cmc Laboratorio – a una esigenza specifica che ci arrivava da alcune aziende. E abbiamo voluto illustrare quali sono gli strumenti necessari per potere procedere alla suddetta certificazione”. Molto interessante anche l’intervento di Cinzia Caggia dell’Università degli studi di Catania, dipartimento DI3A, la quale ha sottolineato come “il consumo di questi prodotti trova, al giorno d’oggi, una maggiore attenzione anche nei soggetti particolarmente sensibili agli argomenti correlati al nutrirsi con qualità. Cioè, questi prodotti cominciano ad essere richiesti sempre di più da individui non islamici. Infatti, si realizza una certificazione che garantisce, al di là dei precetti religiosi, un livello di qualità e di salubrità che non si registra in altri alimenti. Per non dire che l’interesse verso questi aspetti apre la strada anche ad argomenti riguardanti le opportunità occupazionali”. Domani interverranno il tecnologo alimentare Syed Muhammad Ghufran Saeed che negli ultimi cinque anni è stato insegnante all’università Karachi, dipartimento di tecnologia e scienze alimentari, e Muhammad Zubair Mughal, funzionario del Consiglio di ricerca Halal, l’organizzazione, con sede in Pakistan, che lavora a livello globale sulle certificazioni per soddisfare le esigenze dell’alimentazione e della nutrizione Halal. All’appuntamento, promosso dall’Ordine dei tecnologi alimentari di Sicilia e Sardegna, dal dipartimento Agricoltura, Alimentazione e Ambiente dell’Università di Catania, dal dipartimento di Prevenzione del Servizio igiene alimentare dell’Asp di Ragusa, hanno forni la propria adesione le seguenti aziende: Gruppo ibleo trasporti, Salumificio il chiaramontano, Avimecc, Spadola, Pizzoli.

di Redazione06 Mag 2016 15:05
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