Immigrazione, arrestati due scafisti di origine senegalese
Si erano mescolati ai migranti soccorsi in mare lo scorso 15 marzo, ma sono stati successivamente individuati dagli uomini della Polizia della Questura di Ragusa: è quanto accaduto a due scafisti, già condotti al carcere di Ragusa. Salgono così a 34 gli scafisti catturati nel territorio ibleo in questi primi mesi del 2016.
Due giorni fa, verso mezzogiorno è avvenuta l’ennesima operazione di soccorso in mare, per la quale sono stati condotti in salvo ben 630 migranti partiti contemporaneamente dalle coste libiche, e che si erano imbarcati su cinque fatiscenti gommoni. I migranti soccorsi sono stati poi condotti al porto di Pozzallo, dove sono arrivati solo verso le due del pomeriggio di ieri. Qui, la difficoltà per la Polizia di Stato è stata quella di dover gestire questo nuovo arrivo e contemporaneamente le nuove partenze verso altri centri delle persone sbarcate in precedenza, in quanto bisognava fare posto ai nuovi arrivati.
Le indagini condotte dalla Polizia Giudiziaria hanno poi permesso di sottoporre a fermo i presunti scafisti, indiziati per il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina: si tratta di due cittadini senegalesi, identificati come Mohamed Sene (25 anni) e Cheik Sene (29 anni).
Con il loro arresto sale a 34 il numero di presunti scafisti catturati da qui a gennaio, solo nel territorio della provincia di Ragusa; nel corso di tutto il 2015, la Polizia aveva arrestato 150 persone accusate di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Tuttavia, se da un lato l’attività di monitoraggio e vigilanza permette di catturare questi scafisti arrivati in Sicilia a bordo delle bagnarole, resta comunque aperta la questione dei veri organizzatori dei viaggi della speranza: ovvero coloro che gestiscono il traffico umano dalle coste della Libia, incaricando di volta in volta alcuni fra gli stessi migranti affinché assolvano al compito di scafisti a bordo.