La Scuola regionale di sport ha ospitato a Ragusa il corso di aggiornamento di atletica leggera rivolto ai docenti di educazione fisica

E’ risultato molto partecipato il corso di aggiornamento di atletica leggera organizzato dal comitato regionale della Fidal, in collaborazione con l’Usd Sicilia (Ufficio di educazione fisica e sportiva), ospitato, ieri e martedì, nei locali della Scuola regionale di sport di via Magna Grecia. Il corso, che è stato rivolto ai docenti di scienze motorie di ogni ordine e grado (primaria e secondaria di primo e secondo grado), è stato completamente gratuito oltre ad essersi caratterizzato per la consegna di materiale didattico (libri, schede, cd) fornito dalla Fidal. I docenti che hanno partecipato hanno avuto l’opportunità di ascoltare e confrontarsi con i relatori: sono intervenuti i docenti Nicola Siracusa che si è soffermato sui lanci; Orazio Scarpa che ha invece affrontato il tema della velocità; Salvatore Pisana che ha puntato l’attenzione sul mezzofondo; Pino Maiori che ha parlato di ostacoli. Erano presenti il delegato provinciale del Coni di Ragusa Sasà Cintolo, il presidente della Fidal Ragusa Adolfo Padua, il consigliere regionale della Fidal Alberto Iemmolo i quali hanno espresso apprezzamento per la qualità dell’iniziativa e per l’attenzione che i docenti ragusani hanno riservato all’evento considerato l’elevato numero di partecipanti che è stato possibile registrare. Dopo la disamina di tutti gli aspetti riguardanti il mondo dell’atletica leggera e le problematiche attinenti l’insegnamento, è stato stabilito di rivolgere un appello all’Amministrazione comunale di Ragusa, sottoscritto dai partecipanti al corso, oltre cento, provenienti da tutta la provincia, per fare in modo che la pista di atletica di contrada Petrulli, ormai ridotta ai minimi termini, un tempo vero e proprio gioiellino di riferimento per questa disciplina sportiva, possa essere recuperata. Anche la gabbia per il lancio del disco, che di recente era stata installata, a causa del forte vento dei giorni scorsi, è rovinata a terra con tutte le conseguenze del caso. L’auspicio è che il Comune di Ragusa possa destinare le somme necessarie al recupero dell’impianto in questione.

di Redazione14 Gen 2016 12:01
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