Tante grazie ma…..
Da www.lamacchinadeltempo.eu
Non vogliamo fare sempre polemica ma questo ci sembra un fatto da analizzare attentamente. Nella città di Pozzallo, due giorni fa, è arrivata una famiglia proveniente dalla Svezia, e più precisamente da Stoccolma, per trascorrere le vacanze. A differenza degli abituali turisti, però, questa famiglia, giunta in aereo presso lo scalo etneo, ha portato con sé tantissimi( quanti???) prodotti da consegnare ai migranti ospiti del Centro di Primo Soccorso e accoglienza di Pozzallo. A quanto pare scossi dalle notizie che giungevano tramite i mass media anche in Svezia, questa famiglia ha deciso di portare con sé una grande??? quantità di spazzolini, dentifrici, shampoo, detergente intimo, deodoranti, saponette e sapone liquido, assorbenti, asciugamani e mutandine. E’ senza dubbio un gesto di solidarietà dal sapore internazionale che deve essere riportato ma non certo esaltato a dismisura.In un centro d’accoglienza dove arrivano migliaia di persone al mese una o due valigie, considerando le limitazioni dei bagagli sui voli aerei piena di spazzolini e dentifrici, non rappresentano che una goccia in un mare di bisogni. Sarebbe stato più giusto, invece che pagare il sovrappeso alla compagnia aerea, una volta giunti a Pozzallo, andare in un supermercato locale, fornitissimo di questo genere di prodotti, e acquistare le quantità idonee alla necessità. Avrebbero di sicuro ottenuto di più senza sforzarsi a caricare valigie al check in o scaricarle dalla ruota dei bagagli a Catania. Forse pensavano che, a Pozzallo, essendo proprio di fronte all’Africa, non ci sono pannolini e sapone detergente all’altezza della situazione. Invece l’Italia, e la città del Sindaco Ammatuna( nella foto con i regali) ne fa parte con orgoglio, di questi prodotti ne ha a bizzeffe e di ottima qualità e non ci piace passare per arretrati. Sappiamo bene che non si deve trattar male chi vuole fare, di cuore, della beneficenza e che “a caval donato non si guarda in bocca” . Gli amici svedesi, comprando, dalle nostre parti, magari con la carta di credito, quello che serviva avrebbero speso meno e dato di più, considerato il tenore di vita a Stoccolma, e soprattutto avrebbero fatto un gesto più adeguato ai tempi. Speriamo che con questo episodio, che il Prefetto ha valutato con simpatia, non si alimenti una deprecabile moda che sta crescendo in questi ultimi tempi: la visita dei luoghi dove, purtroppo, si stanno verificando le tragedie dell’immigrazione.