L’incanto del Castello Donnafugata che invita a Ragusa i visitatori di Fuori-Expo Milano
Domenica 23 agosto a Milano si è chiusa una settimana di manifestazioni che l’Associazione Nazionale Case della Memoria ha messo a punto per la sua partecipazione a Expo 2015. Il progetto “A tavola con i Grandi”, nato dal lavoro del presidente Adriano Rigoli e del vicepresidente Marco Capaccioli ha trovato un ampio successo sia per l’importanza degli appuntamenti con le prestigiose Case-Museo italiane, sia per l’immenso afflusso di pubblico.
Tra i vari appuntamenti, il Comune di Ragusa e l’Assessorato alla Cultura retto dall’ arch. Stefania Campo hanno voluto partecipare, proponendo un incontro letterario dedicato al prestigioso castello di Donnafugata.
“Come Consulente onorario e Coordinatore Siciliano della Rete Nazionale Case della Memoria – ha dichiarato l’arch. Giuseppe Nuccio Iacono – non posso che esprime grande soddisfazione per l’evento organizzato con “Gusto per il Gusto”. Sotto i riflettori, il Castello di Donnafugata, degno ambasciatore per la Sicilia, ha voluto ricordare e ha saputo rievocare l’importanza della tradizione di una cucina baronale che profumava anche le tavole dei Gattopardo iblei. Una storia gastronomica quella dei Monsù, chef stellati dell’Ottocento, che ha trovato la sua più alta espressione letteraria nelle pagine di Tomasi di Lampedusa e che, oggi, continua con una gloria di sapori anche nella cucina ragusana di altissima qualità”.
Atmosfere e suggestioni sono state ricreate con i brani del libro “Il banchetto del Gattopardo. A tavola con l’aristocrazia siciliana” di Elena Carcano, che raccoglie diverse testimonianze storiche dell’epoca con una lettura trasversale il cui unico filo conduttore sono le pietanze che caratterizzavano le tavolate degli aristocratici e per metà un ricettario con i piatti tipici e alcuni oramai scomparsi della nobiltà siciliana. Presenti, l’editore Anita Molino, l’autrice Elena Carcano e l’attrice Patrizia Papandrea che ha interpretato alcuni brani tratto dal libro, incantando letteralmente i presenti.
Il racconto dell’autrice si è fatto davvero gustoso, sia per gli aneddoti e le consuetudini sia per le ricette. Interessante anche l’accenno alla ricerca formale e all’allestimento scenografico della tavola, una unione di architettura del cibo, ricerca del piacere sensoriale raggiunto dal colore, dal profumo di aromi e dal gusto. Gran finale con la descrizione dettagliata di uno dei piatti menzionati nel libro: il consommé. Un procedimento talmente complesso e lungo da richiedere due giorni interi di lavoro!
Molto interessanti gli accenni alle architetture delle ville e dei castelli e la relazione con la formazione pedagogica dei rampolli della nobiltà, in particolare si è parlato proprio dell’architettura del castello Donnafugata.
Numerosissimo il pubblico che ha assistito alla presentazione e ha ricevuto il materiale informativo del Comune di Ragusa e del Castello di Donnafugata. Rimasto letteralmente ammaliato dalla bellezza dei luoghi e dalla ricchezza proposta dalla nostra tradizione culinaria. Un evento che ha restituito sicuramente grande visibilità a tutto il territorio.
L’invito a venire a visitare Donnafugata, a scoprire la sua memoria storica e gustare il suo territorio è stato gradito e accettato!