Riforma delle Province, approvati i primi articoli della legge

Tra polemiche, tensioni e ‘aventini’, l’Ars ha dato il via libera ai primi tre articoli del ddl di riforma delle ex Province. Forti contrasti tra la presidenza e le opposizioni, soprattutto sul primo articolo del ddl, lo stesso che ad aprile era stato bocciato dall’Aula determinando la stop all’intera legge e l’ulteriore proroga dei commissari straordinari degli enti. L’articolo 1 del ddl in 46 articoli, cosi’ come riscritto in base ad un emendamento del governo, prevede l’istituzione dei Liberi Consorzi di Agrigento, Caltanissetta, Enna, Ragusa, Siracusa e Trapani e le Citta’ Metropolitane di Palermo Catania e Messina. L’articolo specifica inoltre che gli organi di governo sono scelti con “sistema indiretto di secondo grado”. I territori di Liberi Consorzi e Citta’ Metropolitane coincidono con le attuali Province regionali. Approvati anche gli articoli 2 (Potesta’ statutaria e regolamento del Libero Consorzio comunale) e 3 (Potesta’ statutaria e regolamentare della Citta’ Metropolitana). Il presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone nel corso dei lavori ha piu’ volte ribadito la volonta’ di approvare la riforma entro il 31 luglio. La presidenza ha dichiarato inammissibili gli emendamenti che tendevano a ripristinare l’elezione diretta dei presidenti di Consorzi e Citta’ Metropolitane, scelta fortemente criticata dal centrodestra che ha abbandonato l’aula. A lasciare l’Aula Forza Italia, Lista Musumeci, e Cantiere popolare

di Redazione22 Lug 2015 20:07
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