Vittoria. La Guardia di Finanza sequestra due depositi abusivi di carburante agricolo di contrabbando
La Guardia di Finanza di Vittoria ha sequestrato due depositi abusivi contenenti circa 30.000 litri di gasolio agricolo di contrabbando, oltre ad un autocarro e ad una motopala. Due i denunciati, tra cui il rappresentante legale di una società che svolge lavori agricoli e di movimento terra per conto terzi. In uno dei due depositi era stato costruito un impianto clandestino di smistamento del gasolio, al fine di eludere i controlli.
Alcune tipologie di aziende, per lo più quelle agricole o di pesca, hanno la possibilità di richiedere l’assegnazione annuale di una determinata quantità di carburante ad accisa agevolata, quindi con un costo nettamente inferiore rispetto a quello di mercato. Tale quantità viene assegnata in base al tipo di lavoro svolto dall’azienda stessa ed in base ai mezzi tecnici o agricoli nei quali il carburante potrà essere utilizzato. Nel caso di specie la società, nonostante un’assegnazione annua di carburante agricolo pari a 310 litri, ne deteneva in due distinti depositi circa 30.000, dunque quasi cento volte di prodotto in più rispetto a quanto autorizzato.
Dopo diversi giorni di osservazione e pedinamenti dei mezzi pesanti, i finanzieri si sono insospettiti del fatto che gli stessi non si rifornivano presso i distributori stradali di carburante. Verificando poi l’assegnazione annuale di carburante agevolato della società, hanno deciso di intervenire e accedere in un garage dove tali mezzi erano ricoverati. Durante il controllo è stato scoperto un impianto sotterraneo clandestino adibito a deposito e stoccaggio di carburante agricolo, costituito da 4 grandi cisterne di gasolio.
L’attività di ricerca è stata estesa anche ad un altro capannone industriale in C.da Sugherotorto di proprietà della stessa società. Lì sono state trovate altre tre cisterne piene di carburante.
L’autocarro, la motopala e tutto il carburante agricolo sono stati sottoposti a sequestro e i due responsabili sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria per i reati di “sottrazione all’accertamento o al pagamento dell’accisa sui prodotti energetici”, “deposito abusivo di prodotti energetici sottoposti ad accisa”, “omessa denuncia di materie esplodenti”, oltre che per l’assenza del Certificato di Prevenzione Incendi.