Sindaco Piccitto = Predicar bene e razzolar male

I ragusani si preparino ad un nuovo aumento delle tasse da parte dell’Amministrazione pentastellata. Come già avvenuto poco dopo l’insediamento, il sindaco Piccitto e il suo assessore al bilancio, Stefano Martorana, stanno mettendo in scena lo stesso identico copione. Accuse a Stato e Regione per presunti tagli indiscriminati e dunque aumento delle tasse comunali. L’hanno già fatto e ci stanno ritentando nuovamente. Non mettiamo in dubbio il fatto che, in un’ottica di necessario risanamento delle casse anche a seguito della dissennata politica del passato, sia il Governo nazionale che quello regionale hanno dovuto operare dei tagli, ma ci vuole la faccia di bronzo come quella di questa Amministrazione nel nascondere altri dati che sono rilevanti. Il Governo regionale, grazie al presidente Crocetta, ha fatto in modo per il 2014 che le royalties petrolifere in favore del Comune di Ragusa passassero da 3 a ben 14 milioni di euro, aumentando così notevolmente e positivamente la differenza tra le somme tagliate e questa nuova importante e pesante entrata finanziaria. Va inoltre ricordato che il sindaco e il suo assessore al bilancio hanno operato un incremento enorme e spropositato dell’imposizione tributaria e contemporaneamente il Comune ha avviato una serie di scelte che di certo non sembrano proprio potersi inquadrare nella spending review da tutti auspicata. In quasi due anni di governo della città, il sindaco grillino ha assunto nuovi dirigenti comunali e altri, a quanto pare, ne assumerà quest’anno con contratti esterni (si vocifera addirittura un posto per l’attuale assessore Zanotto che completerebbe così il suo percorso iniziato da consulente e proseguito adesso da assessore). L’Amministrazione ha inoltre incrementato il numero dei vigili urbani ma soprattutto la Giunta di assessori selezionati per i propri curricula, ha deciso di avvalersi di costosi esperti a pagamento, secondo scelte che sempre più i Comuni hanno invece abbandonato proprio per risparmiare. Piccitto si è anche permesso il lusso di arricchire la sua segreteria con ben due collaboratori di sua nomina. Insomma siamo dinanzi alla famosa botte vuota e moglie ubriaca. Da un lato si inveisce contro Stato e Regione, dall’altro si spende e si spande (e non abbiamo fatto cenno ai costosissimi quanto poco riusciti cartelloni estivi e natalizi) con la faccia tosta di ergersi a paladini e fare le barricate dopo aver tartassato i cittadini. Un sindaco che tutto ha fatto tranne che risparmiare, ora tenta di fuggire dalle proprie responsabilità.

di Direttore25 Gen 2015 19:01
Pubblicità