Il Pd di Modica risponde ad Abbate etichettandolo come un sovietico

Riceviamo e pubblichiamo.

Con l’ultima uscita mediatica dell’attuale sindaco di Modica sulla nostra presunta discendenza da una divinità romana, abbiamo la conferma che la sua concezione della politica non si aggiorna dai tempi del Pcus sovietico.
Eppure Abbate ha cominciato la sua fortuna politica all’interno di un partito, il PCI, che è stato uno dei pilastri su cui poggia la nostra democrazia.
Egli ha quindi avuto l’occasione sia di assimilare concetti semplici come la libertà di pensiero e di coscienza sia di comprendere che queste sono a fondamento del dibattito e dell’apporto di idee all’interno di una grande formazione politica che sente la democrazia come suo valore fondante.
A quanto pare, Abbate quest’occasione l’ha sprecata e quindi non è in condizione di capire che è proprio dei componenti di un partito nazionale il coniugare  gli interessi generali della nazione con quelli particolari del territorio.
Ad esempio, non è facile spiegare all’attuale sindaco la cui visione politica non supera l’orizzonte degli altopiani di Frigintini né alla sua maggioranza dove impera il pensiero unico (il suo), che il decentramento tributario, da lui concepito solo come riduzione dei trasferimenti statali (meno soldi per le feste?) chiama le classi politiche locali a una maggiore responsabilità: le rende autonome nella gestione dei tributi locali e consente loro di destinarne il gettito sul territorio per il suo sviluppo.
Facendo confusione su questo tema (forse pensando che il termine sviluppo fosse sinonimo di lustrini luminosi) il sindaco in carica ha invece causato l’impoverimento dei suoi cittadini non prevedendo né l’esenzione né gli sgravi della Tasi come una diminuzione delle spese inutili avrebbe permesso (e come noi “bifronti” del Pd avevamo chiesto) e addirittura, travolto dalla benevolenza verso i suoi amministrati, ha pure stabilito di far pagare più tasse d’immondizia di quanto fosse necessario salvo poi concedere, fuori tempo massimo, la clemente grazia di poterle pagare a rate.
Quanto alla questione trivellazioni, il nostro partito ha sempre sostenuto le ragioni della tutela del territorio e tra queste anche l’introduzione del piano paesaggistico del quale invece Abbate è stato fiero oppositore.

Noi siamo favorevoli alle politiche nazionali e regionali portate avanti dal nostro partito e che mirano a una crescita del sistema Italia e le sosteniamo con coerenza, ma siamo altrettanto ben consapevoli che le linee generali di programmazione devono essere poi calibrate con le esigenze territoriali ed è un nostro diritto rappresentarle in tutte le sedi istituzionali di nostra competenza, consiglio comunale compreso”.

di Redazione16 Gen 2015 11:01
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