I progettisti incaricati di restaurare il Teatro La Concordia diffidano il Comune
Gli ingegneri e gli architetti che si sono occupati di redigere il progetto del restauro del Teatro la Concordia, hanno diffidato il Comune di Ragusa affinché, questo, adotti “una determinazione motivata di conclusione del procedimento” avviato nel 2009. La diffida nasce dal silenzio inadempiente del Comune, che ha evaso le tante note di sollecito ad adempiere inviategli dallo studio Baldo Progetti Enigineering s.r.l. (datate: 26-11-12; 13-12-13; 24-02-14; 24-03-14). Una volta ricevuta la lettera di diffida (7 novembre 2014) il Comune aveva al massimo 30 giorni di tempo per rispondere cosa che non ha fatto. Adesso, i legali incaricati dallo studio Baldo, sono legittimati ad avviare tutte le azioni giudiziarie per tutelare gli interessi dei propri assistiti, compreso il risarcimento danni e la richiesta della nomina di un commissario ad acta per la risoluzione del procedimento.
Da ciò prende spunto l’interrogazione presentata da Sonia Migliore, consigliere comunale e portavoce del Laboratorio politico culturale 2.0, che chiede alla Giunta quali siano “le determinazioni assunte, con atti ufficiali, dall’Amministrazione a seguito del ricevimento dell’Atto Stragiudiziale di Diffida ad Adempiere al contratto inviato dallo studio Baldo”. Inoltre, il consigliere Migliore chiede, sempre all’Amministrazione di verificare se il finanziamento stanziato, per il restauro e il recupero del Teatro La Concordia dal Ministero dei Beni Culturali, di 1.427.000,00 euro, sia “ancora fruibile nonostante i notevoli ritardi nella determinazione del suddetto recupero”.
Il progetto per il restauro del Teatro La Concordia nasce nel 1997, da allora le varie amministrazioni sono riuscite ad accantonare 6.219.228,00 euro. Il 10 settembre del 2009 il Comune affida all’associazione temporanea di professionisti il progetto per il restauro dell’immobile, per un importo di 153.194,74 euro. Nel frattempo gli anni passano e il costo totale dell’operazione è lievita complessivamente di ulteriori 300.000,00 euro.
“Ad oggi – conclude la Migliore – basterebbe un altro milione di euro per dotare Ragusa di un vero teatro e recuperare un pezzo della storia. Nel febbraio scorso, con un’altra interrogazione, avevo chiesto: la riattivazione immediata delle procedure per la realizzazione del teatro, l’istituzione di un tavolo tecnico con i progettisti, che fanno capo all’arch. Baldo, ed il reperimento delle somme mancanti con una rivisitazione del Piano di spesa della legge 61/81 2013/2014. Infine ricordai al nostro sindaco che la P.A. ha l’obbligo di agire nella continuità amministrativa per i procedimenti con obblighi contrattuali. Mi fu risposto – prosegue la Migliore – che l’Amministrazione non intendeva proseguire l’iter, che alcune organizzazioni civiche volevano ripensare il Concordia come un contenitore culturale, che occorreva valutare la fattibilità dell’opera, che l’intero progetto era frutto di ‘una banale presa di posizione ideologica’. Oggi – conclude la Migliore – raccogliamo i frutti di tanta miopia pentastellata, che, come sempre, pagheremo tutti noi”.
Domani, 6 dicembre alle ore 12, il Laboratorio politico culturale 2.0 organizza una conferenza stampa, presso la sua sede in via Archimede 17 a Ragusa, per parlare di questi problemi e presentare le iniziative eclatanti che sta mettendo in campo per difendere il Teatro La Concordia.