Una pazza girandola di personaggi tratti da Amleto, Otello, Romeo e Giulietta per i “Malintesi shakespeariani”
Una girandola impazzita di personaggi che entrano in scena l’uno dopo l’altro, offrendo pathos, battute divertenti, citazioni per uno Shakespeare come non l’avete mai visto. Un intreccio assolutamente inedito di storie e personaggi tratti da Amleto, Otello, Romeo e Giulietta, preannunciati da un divertentissimo prologo scritto dall’attrice Federica Bisegna che dal sogno più recondito desta i singoli protagonisti, gli attori-allievi dei vari laboratori pronti ad indossare i panni richiesti dalla scena. Sono i “Malintesi Shakespeariani”, frutto di una combinazione ben equilibrata, “cucita” su misura dal regista Vittorio Bonaccorso, andati in scena sabato e domenica per il primo appuntamento della decima edizione della rassegna teatrale “Palchi DiVersi” promossa dalla Compagnia G.o.D.o.T. Una divertentissima quanto dissacrante, e a volte anche scanzonata, pièce teatrale giocata tutta con una scelta registica che ha saputo offrire un teatro assolutamente fuori dai canoni, tra la parola e la pantomima. Una novità assoluta per questo lavoro in cui non manca una buona dose di “pazzia”, in cui la parola diventa azione, con la pantomima che racconta, diverte, rilancia. Dopo il divertente prologo, in cui spicca per la recitazione la giovane attrice Anita Pomario, si intrecciano tra loro, in un parallelismo di storie, i personaggi di Romeo e Giulietta e di Otello. Una ruota continua con finale a sorpresa, in cui si alternano per tre differenti volte gli allievi dei vari laboratori offrendo ciascuno la propria interpretazione rispetto al personaggio. La tecnica della pantomima trasforma così il teatro in una pellicola cinematografica del più bel cinema muto, celebrando i 100 anni dall’apparizione del personaggio Charlot ideato dal magico Charlie Chaplin. Poi ritorna la parola ma con essa anche l’ironia grazie ad un’interpretazione coinvolgente della Bisegna che è Gertrude, la madre di Amleto. Viene offerta una lettura diversa del travagliato rapporto col figlio, esaltandone l’angoscia ma al tempo stesso cercando la verità. E la messa in scena crea poi sul palco una “pantomima autoptica” per descrivere la storia di Amleto. Tra i personaggi che si alternano in questo nuovo movimento c’è anche il regista Bonaccorso che, accanto ad un letto d’ospedale, utilizza l’autopsia come strumento di indagine, fuori e dentro se stessi. Un’autopsia che è fisica ma al tempo stesso mentale perché Amleto scava nella sua coscienza alla ricerca di una risposta che in verità già sa. E con l’arrivo del teschio, che ricorda il notissimo passaggio di “essere o non essere”, si chiude la catena di sollecitazioni umoristiche che hanno trovato il pieno consenso degli applausi del pubblico, celebrando l’omaggio ai 450 anni dalla nascita di Shakespeare. “Palchi DiVersi” torna eccezionalmente di martedì, il prossimo 25 novembre alle 21, sempre alla Scuola dello Sport, con lo spettacolo “Finché morte non ci separi” di Francesco Olivieri con la regia di Vittorio Bonaccorso. Per il secondo anno consecutivo la Compagna Godot aderisce infatti alla giornata mondiale contro la violenza sulle donne con il testo di Olivieri rappresentato in contemporanea in numerosi teatri d’Italia. A Ragusa ad interpretare i ruoli principali saranno le attrici Federica Bisegna e Tiziana Bellassai. In scena anche Monica Firullo, Giulia Guastella, Aurelia Lo Presti, Anita Pomario, Gessica Trama. La rassegna ha il supporto del Comune di Ragusa e della Banca Agricola Popolare di Ragusa. Per info: 339.3234452 – 338.4920769 o info@compagniagodot.it.