La Consulta dei Presidenti dei Consigli Comunali è solidale con il presidente di Modica Roberto Garaffa
Gli attacchi al presidente del Consiglio comunale di Modica e il boicottaggio alla partecipazione al Consiglio comunale riteniamo che siano un grave ed illegittimo tentativo di voler subordinare l’attività del presidente del Consiglio comunale alle direttive della maggioranza. Il Presidente del Consiglio comunale adempie ai propri doveri istituzionali rimanendo all’interno delle prerogative che la Normativa gli da di primus inter pares. La figura di presidente è stata introdotta dalla L. 142/1990 e successive integrazioni. Al presidente del Consiglio comunale spettano tutti i poteri per garantire l’effettività dei diritti dei consiglieri, di ogni consigliere, nonché il corretto svolgersi dei lavori del consiglio stesso, secondo l’elencazione dell’art. 39, commi 1 e 2, seconda proposizione del D.Lgs. 18/8/2000 n. 267.
La figura del presidente del Consiglio è istituzionale e non politico-fiduciaria e quindi non è a servizio del sindaco e non è a comando di nessuna maggioranza. Essere a servizio di una maggioranza lederebbe l’autonomia e l’indipendenza che l’organo istituzionale deve avere. Non a caso vi è ampia giurisprudenza negativa sulla possibilità di sfiduciare il presidente del Consiglio comunale. A maggior supporto di quanto sostenuto l’art. 39 del T.U.E.L. prevede che le funzioni vicarie di Presidente del Consiglio siano esercitate dal consigliere anziano e non è certo automatica la circostanza che il consigliere anziano sia componente della maggioranza. Anzi, spesso, il consigliere anziano è dell’opposizione o, addirittura il candidato sindaco perdente. Le funzioni vicarie di Presidente del Consiglio possono quindi essere esercitate da un soggetto che non è espressione della maggioranza ma esponente della minoranza che nell’esercizio del suo ruolo, istituzionale e non politico, rappresenta l’intero Consiglio Comunale. Al Presidente del Consiglio Comunale spetta garantire il corretto svolgersi dei lavori del Consiglio stesso, attività che il Presidente cerca di fare svolgere rispetto a chi tenta di impedirlo. Il Presidente del Consiglio Comunale è figura neutra e di garanzia, portatore di una rappresentavità istituzionale, dell’intero consiglio, quindi tanto della maggioranza quanto della minoranza (ex multis: Consiglio di Stato 24/11/1999 n. 1983; Cons. Stato 6/6/2002 n. 3187; Consiglio di Stato n. 6838 del 20/10/2004; Tar Puglia 4/11/2002 n. 4719).
E’ importante e indispensabile avere rapporti collaborativi per fissare le sedute di Consiglio comunale ma il ‘matrimonio’ presuppone che le parti perseguano lo stesso obiettivo, viceversa, il Presidente del Consiglio è chiamato a decidere e deve decidere !
Invitiamo pertanto tutti gli attori coinvolti, con grande rispetto per tutti, a voler riprendere il cammino del servizio alla loro comunità nel rispetto dei ruoli di ognuno e a qualche consigliere di maggioranza che ha usato l’infelice frase ‘non finisce qui’, riportata nella stampa e rivolta minacciosamente al Presidente Garaffa, di voler rivedere la propria posizione e di farsi invece promotore di una dialogo proficuo nell’interesse generale”.