Basket f: Passalacqua…e nove facile facile
Essere capolista vuol dire non avere le idee annebbiate neppure se giochi in terra padovana, pertanto alla vigilia la trasferta a San Martino di Lupari era vista con tutta l’attenzione che merita una gara sul campo della terza in classifica dove il “rischio nebbia” è forte. Bene, cosi si fa: anche se alla fine le aquile di nebbia non ne hanno vista neppure un filo, almeno dalla parte di parquet che le interessava (leggi metà campo avversaria), dato che il 96-52 alla sirena è più abbagliante di un primo pomeriggio d’agosto a Marina di Ragusa. Cento punti proprio lì a un passo, evitati più che per intercessione di san Martino e del suo mantello caritatevolmente tagliato in due per dividerlo con le giocatrici della sua città, perché non “era proprio il caso”, come non lo era stato con Vigarano al Palaminardi. Naturalmente, per scusarci col santo e dimostrare che non avevamo intenzione di mancarGli di rispetto vincendo così a mani basse, anche se il tempo “re friiteddi” e del vino nuovo da provare è passato da due settimane, ci “sacrificheremo” di nuovo, magari toccando i cento con i chicchi di uvetta passa. Meglio, anche questa è fatta: come lepre, la Passalacqua ha continuato a fare quello che fa ogni lepre che si rispetta, ovverossia correre avanti a farsi inseguire; come aquila sta volando sempre più in alto. Da parte loro i tifosi Passalacqua, che non volano né corrono, continuano a scaldare le tonsille (gargarismi, miele caldo ecc.) al fine di rispettare alla lettera il primo comandamento di ogni tifoso a modo, riservando al Cus Cagliari, prossimo avversario domenica al PalaMinardi, lo stesso trattamento riservato ai precedenti. Che vuol dire? Ma xe ciaro, ciò! Tabellino: Ivezic 14, Gorini 4, Cinili 8, Mauriello 2, Galbiati 15, Walker 19, Gonzalez 3, Nadalin 10, Valerio, Pierson 21. Allenatore Molino