Aeroporto “Pio La Torre”, la Fly Hermes aumenta le rotte Torino-Comiso-Malta
Altre rotte per il “Pio La Torre”, con il volo Torino-Comiso-Malta che sarà operato sei volte a settimana dalla compagnia aerea Fly Hermes a partire dal 15 dicembre. Sulle rotte verrà impiegato un aeromobile Boeing 737 da 168 posti.
«Il nostro aeroporto prosegue il suo piano di sviluppo con una tratta strategica che rafforza lo scalo in sé, il sistema aeroportuale Catania-Comiso e il territorio ibleo tutto», hanno dichiarato il presidente della Soaco, la società di gestione del “Pio La Torre”, Rosario Dibennardo, e l’amministratore delegato, Enzo Taverniti, per i quali «non vi è dubbio che la tratta sarà di grande successo, sia per i tanti piemontesi e maltesi che potranno venire in vacanza nei nostri luoghi che per i viaggiatori del Sud Est della Sicilia, che potranno scegliere due mete molto differenti fra loro, ma certo entrambe di grande fascino, sia culturale che imprenditoriale».
«Per inciso, si tratterà di un volo bi-giornaliero», hanno proseguito Dibennardo e Taverniti, «che consentirà a chi viaggia per affari di rientrare in serata. Un segno di attenzione nei confronti del segmento business della nostra utenza».
«Siamo fiduciosi sulla nuova linea per Comiso, che oltre allo sviluppo della zona turistica della provincia iblea, resa famosa anche dagli afferenti “mitici” luoghi di Montalbano, sarà al servizio dei passeggeri di tutta l’area sud-orientale siciliana», ha dal canto suo affermato Paolo Di Grandi, ceo di Fly Hermes.
«Inoltre», ha continuato Di Grandi, «originando da Malta, le destinazioni si moltiplicano, arricchendo l’offerta ai due bacini, del Piemonte e delle isole maltesi, attraverso un breve e comodo transito su Comiso. Siamo soddisfatti della collaborazione avviata con Soaco e con Sagat a tutti i livelli e ringraziamo per il grande supporto operativo che stiamo ricevendo per l’intrapresa di questa stimolante iniziativa, che auspichiamo possa far da volano a future ulteriori collaborazioni».
La provincia RAGUSANA è questo il nome giusto o consorzio di Ragusa se sarà, IBLEA DE CHE? Finitela con questo fantomatico nome iblei che conoscimo solo noi…la provincia è famosa oltre che per la fiction cari Dibernanrdo e Taverniti per l’UNESCO di Ragusa in primis oltre Modica e Scicli, quindi puntare su un brand Ragusa UNESCO sarebbe la cosa migliore per tutti invece di insistere con questo inutile Ibleo iblei, tra l’altro nome che fa già parte della stessa città di Ragusa appunto dal suo quartire Ibla, ma fa chi il marketing? Avete contatti con i sindaci soprattutto quello di Ragusa che accoglie il maggior numero di flussi? Come sempre tutto campato in aria alla gionata senza nessun obbiettivo e programmazione, uno scalo che vuole essere territoriale ma non ha il coraggio di esserlo fino in fondo facendo quanto detto, usando il nome Ragusa-Comiso e soprattutto facendo entrare e partecipare i vari comuni con le quote e scelte socetarie.