Fondi Ex Insicem. Il direttivo di Confronto sollecita chiarezza nell’interesse del territorio ibleo
“Confronto” scende in campo sulla questione legata al mancato utilizzo di buona parte dei 58 milioni dei Fondi Ex Insicem assegnati al territorio Ibleo nel 2004 e posti nella piena e pronta disponibilità della Provincia Regionale di Ragusa nel 2006, per sollecitarne lo sblocco .
Nel prendere atto di quanto riportato nell’ultimo “Rapporto sull’attuazione dell’Accordo di programma”, riguardante l’utilizzo di tali fondi destinati a favorire lo sviluppo del tessuto imprenditoriale ibleo, vagliato dal Comitato di Controllo (costituito dai rappresentanti della Provincia Regionale, della Camera di Commercio, dell’ASI e dei Comuni di Ragusa, Modica, Comiso e Giarratana) nello scorso mese di aprile, il Consiglio Direttivo, nel rilevare che non meno di 33 milioni e 600 mila euro risultano non ancora utilizzati, il Consiglio Direttivo Provinciale dell’associazione ha approvato un documento, inviato a tutta la Classe Dirigente della Provincia (Prefetto, Parlamentari, Commissario della Provincia Regionale, Presidente della Camera di Commercio, Sindaci, Presidenti dei Consigli Comunali, Consiglieri Comunali, Rappresentanti delle Organizzazioni Imprenditoriali e Sindacali, Genio Civile, Sovraintendenza dei beni culturali, Ureca e a diverse altre istituzioni pubbliche) per sollecitare interventi ed azioni mirati a superare ogni ostacolo e a sbloccare tutte le somme risultanti non spese.
L’iniziativa, oltre che per il rispetto dovuto ai contribuenti che pagano le tasse ed hanno il diritto di vedere proficuamente utilizzato il danaro pubblico, scaturisce dalla doverosa lettura della drammatica situazione di crisi esistente in provincia e delle difficoltà vissute dalle imprese per il blocco dei cantieri e dai cittadini per la mancanza di lavoro e, prima di ogni cosa, per l’esigenza di vedere attuato un accordo di programma e per far giungere sul territorio risorse ritenute preziose per dare respiro ad una economia al collasso e per rispondere concretamente alle esigenze di una società con tanti problemi da affrontare giorno dopo giorno.
“Non si può soffrire la fame e tenere il pane in dispensa. E’ assurdo che una risorsa così consistente e preziosa, ottenuta a seguito della dismissione di una industria che produceva ricchezza e dava lavoro, resti inutilizzata per motivi burocratici e di inefficienza amministrativa. In un momento assai difficile come quello attuale non può esserci tempo per le critiche e per lo scarica barile: occorre rimboccarsi le maniche, mettersi insieme e fare di tutto per sbloccare tutto ciò che è sbloccabile. Nonostante tutto vogliamo essere fiduciosi e ci aspettiamo una decisa mobilitazione di tutta la Classe Dirigente Iblea che abbiamo raggiunto con un documento responsabilmente e costruttivamente approvato dal nostro Consiglio Direttivo che si è voluto occupare della questione nell’interesse del territorio, delle imprese e dei cittadini della provincia iblea. Ragusa è una provincia laboriosa e dinamica e merita ben’altro: per questo occorre moltiplicare l’impegno e gli sforzi per dare pronta concretezza ai progetti ed alle misure strategiche individuate dalla stessa Classe Dirigente che, nostro malgrado, abbiamo dovuto chiamare in causa e dalla quale non ci aspettiamo parole o promesse ma solo fatti”.