Servizi idirci. Chiavola: “Gli affidamenti diretti sono illegittimi”
“Le proroghe per la gestione del servizio idrico sono costate ai ragusani, finora, qualcosa come 1.680.282,17 euro con affidamenti diretti che disattendono tutte le norme vigenti in materia di appalti pubblici ma anche usando in maniera illegittima l’ordinanza contingibile ed urgente che è illegittima nell’ipotesi in cui l’urgenza è provocata non già da sopravvenienze impreviste e imprevedibili ma dalla semplice inefficacia gestionale dell’Ente”. E’ quanto evidenzia in una interrogazione, presentata ieri, il consigliere comunale del movimento “Il Megafono”, Mario Chiavola, secondo cui, “in tal modo, si contravviene alle regole di legittimità che presiedono al ricorso allo strumento sussidiario e residuale – qual è l’ordinanza contingibile ed urgente – che non può surrogare i rimedi giuridici ordinari tipici e non può trovare il presupposto di urgenza nell’inerzia della stessa amministrazione”.
“Sappiamo da mesi – dice Chiavola – che la gestione amministrativa del Comune di Ragusa è ormai affidata alle proroghe, che sebbene costituiscano un’eccezionalità, come da giurisprudenza consolidata, sono divenuti consuetudine per questa amministrazione. In particolare, la gestione del servizio idrico è ormai di fatto nelle mani di due cooperative sociali in affidamento diretto, contro qualunque norma del codice dei contratti vigente ma anzi in palese violazione di legge. Dopo ben 12 provvedimenti di proroga per complessivi 907.973,17 euro accade un fatto nuovo: viene adottata un’ordinanza sindacale, la n. 627 del 4/6/2014 per motivi contingibili e urgenti, che ordina all’Ati cooperative Esistere e Pegaso la “prosecuzione fino al 31/7/2013… ( non ci si era accorti che era il 2014) dei lotti A e C e alla cooperativa Pegaso del lotto B fino al 31/7/2013 (anziché 2014) per complessivi euro 267.410. Ma cosa ben più grave il fatto che ciò sia accaduto in assenza di qualunque valida motivazione a supporto di un tale atto che presuppone una situazione eccezionale e imprevedibile, non affrontabile con gli strumenti ordinari apprestati dall’ordinamento. In questo caso l’eccezionalità e l’imprevedibilità scaturiscono dal mancato espletamento della gara, ovvero da un atto amministrativo ordinario in un normale ente pubblico. Giorno 1 agosto, data di scadenza dell’ordinanza contingibile e urgente, ne viene riproposta un’altra identica, la n. 716 del 1/8/2014, che nuovamente proroga fino al 31/12/2014 all’Ati cooperativa Esistere e cooperativa Pegaso i lotti A e C e alla cooperativa Pegaso il lotto B per complessivi 504.899,00 euro”. Ecco perché Chiavola interroga il sindaco, cioè per sapere “cosa intende fare per rimediare a tale situazione e se intende nel breve periodo bandire una gara d’appalto”. E, inoltre, per conoscere “quali sono i presupposti tecnico-giuridici da porre a base della gara stessa e se gli stessi sono già stati predisposti”.