Ciclo rifiuti. Quali saranno i rapporti tra Partecipiamo e Zanotto?
Lo scorso 8 agosto il gruppo consiliare di Partecipiamo tenne una conferenza stampa sulla questione dei rifiuti a Ragusa. In quell’occasione il presidente del Consiglio, Giovanni Iacono, motivò la loro scelta di eliminare, dal Piano triennale delle opere pubbliche, la costruzione della quarta vasca della discarica di Cava dei modicani con queste parole: “eliminare la quarta vasca è stato un atto politico coraggioso e coerente con i nostri programmi e vuole essere uno stimolo forte all’Amministrazione ad agire subito e bene! Noi non puntiamo sulle discariche, perché non consideriamo i rifiuti l’ultimo scarto, ma una grande ricchezza”.
Una scelta che non tutti capirono e non tutti accettarono, ma Partecipiamo, seguendo il suo ragionamento, avanzò una proposta: creare un impianto di dissociazione molecolare.
La dissociazione molecolare è una tecnologia non inquinante in quanto utilizza la pirolisi ossia la decomposizione termochimica dei materiali organici. Un procedimento che permette di trasformare i rifiuti in gas di sintesi finalizzato alla produzione di energia elettrica e termica. Durante la conferenza stampa, Iacono, presentò anche i risultati della simulazione di un impianto di pirolisi a Ragusa. Con un conferimento di 20.000 tonnellate di rifiuti si otterrebbero, secondo questa simulazione, ben 4 milioni di litri di gasolio con un ricavo di 4 milioni di euro, che consentirebbe di ridurre i costi e quindi le imposte, oltre ad ottenere il 25% di acqua da irrigazione, il 5% di sali minerali e il 10% di polvere di carbone, da poter usare come sottofondo stradale. Un impianto del genere, il cui costo dovrebbe aggirarsi sui 7 milioni euro, permetterebbe di raggiungere un altro risultato: la bonifica delle vasche esistenti, dove, ricordiamolo, sono sepolte oltre 6000 carcasse di animali.
I tempi, però, sono stretti, anzi strettissimi, la discarica sta per chiudere ecco perché è indispensabile che la SRR consegni la relazione per l’innalzamento volumetrico delle sponde della stessa, ciò ne allungherebbe la vita per altri sei mesi. Non solo, anche la consegna dell’impianto di compostaggio non può più essere procrastinata. Se si riuscisse a realizzare tutto questo e quindi l’impianto di pirolisi, contestualmente all’implementazione della differenziata, che ancora si attesta intorno al 18/19%, si potrebbe realizzare quella tanto decantata e propagandata rivoluzione in materia di rifiuti.
La domanda adesso è una ed una sola: il neo assessore all’Ambiente, Antonio Zanotto, che intenzioni ha? Vaglierà la proposta di Partecipiamo? Farà finta di non conoscerla, nonostante Partecipiamo oramai è organico alla maggioranza? O ne ha delle migliori?