Il Comune di Ispica spiega gli aumenti del canone idrico per l’anno 2014
In questi giorni l’Ufficio Tributi del Comune sta facendo recapitare agli utenti del centro urbano le fatture relative al pagamento del canone per acqua e fognatura per l’anno 2014.
Sulla scorta di quanto deliberato dalla Giunta Municipale con atto n. 54 del 23/05/2014, gli utenti che fruiscono ancora del regime forfettario stanno constatando un aumento della somma complessiva da pagare, mentre viva soddisfazione esprimono i cittadini le cui utenze usufruiscono della misurazione tramite contatore per il notevole risparmio che stanno registrando, atteso che pagano solo i consumi effettivamente indicati. Soddisfazione che deriva principalmente dal fatto che sono mantenuti a prezzo agevolato i primi 450 mc consumati e dall’immutato contributo previsto per “manutenzione impianti”.
La necessità per la Giunta Municipale di aderire alla proposta formulata dall’Ufficio Tributi di aumentare le tariffe è scaturita da due ordini di ragioni.
La prima è che, avendo i consiglieri comunali di opposizione dichiarato il dissesto del Comune e non avendo dieci di questi approvato la proposta dell’Amministrazione comunale di annullamento del dissesto, è obbligo di legge coprire integralmente il costo del servizio di gestione dell’acquedotto comunale. Da questo è scaturito l’obbligo per la Giunta Municipale di ritoccare in aumento le tariffe, in considerazione anche delle maggiori spese per consumi di energia elettrica necessaria per il funzionamento delle pompe di sollevamento dei pozzi trivellati che alimentano l’acquedotto comunale.
La seconda è che, al fine di pervenire ad un contenimento dei consumi di acqua potabile e ad un equo carico tributario per tutti gli utenti, la Giunta Municipale, con le deliberazioni n. 87 del 31/08/2013 e n. 105 del dì 11/10/2013, ha avviato le procedure per addivenire “all’integrale applicazione, a tutte le utenze idriche esistenti nel territorio comunale, del sistema di misurazione volumetrica”. Concluse tali procedure, quanto prima, tutte le utenze anche del centro urbano dovranno essere fornite di regolare contatore. L’aumento delle tariffe forfettarie si colloca, dunque, anche nell’ottica di sollecitare un integrale passaggio del pagamento dell’acqua a consumo.
«Abbiamo voluto fare – hanno dichiarato all’unisono il sindaco Piero Rustico e l’assessore al Bilancio Teresa Amendolagine – questa specificazione per evitare inutili strumentalizzazioni da parte di chicchessia, evidenziando ancora una volta i danni che sta causando alla collettività la scelta di quei dieci consiglieri di non annullare la dichiarazione di dissesto pur esistendone le motivazioni e i presupposti e, soprattutto, per ribadire che l’acqua è un bene prezioso che tutti abbiamo il dovere di non sprecare. I contatori saranno certamente garanzia di questo e di un equo carico tributario fra i cittadini».