Domani in il sit-in della Cna contro la chiusura della sede di Riscossione Sicilia
Si chiudono gli uffici periferici di Riscossione Sicilia, in barba all’articolo 66 della legge regionale 21/2014, per avviare una riduzione che crea soltanto disservizi a cittadini e a imprese e non tiene in considerazione lo spreco enorme di risorse che pare continui imperterrito. Domani, a partire dalle 10, la Cna territoriale di Vittoria terrà un sit in di protesta per dire no alla scelta di Riscossione Sicilia di chiudere l’agenzia decentrata presente in città in via Cialdini 91. Per l’occasione, la Cna ha stilato un documento che sarà sottoposto all’attenzione dei deputati regionali dell’area iblea invitati a partecipare alla protesta. Questo il titolo del documento: “Quindici domande che i nostri deputati dovrebbero porre ai vertici regionali di Riscossione Sicilia”. In pratica, è un excursus relativamente a situazioni poco chiare, dalle spese sostenute dalla società di proprietà per il 99% della Regione, a cominciare da quella di circa 20 milioni di euro per la sola piattaforma informatica, al fatto che Riscossione Sicilia Spa non avrebbe ancora stipulato un contratto esecutivo con Sogei almeno limitatamente alla riscossione dei tributi spettanti allo Stato. La Cna chiarisce, nel documento in questione, che non viene neanche presa in considerazione l’ipotesi che basterebbe “tagliare” pochi affitti equivoci, qualche consulenza a studi legali vicini ad alcuni ambienti politici o lo stipendio di un solo vertice aziendale, per non parlare delle esose spese dei servizi di notifica, per salvare una sede decentrata che eroga servizi ad un intero territorio, quindi ai cittadini e alle imprese.