Mirabella abbandona i lavori della Commissione Ambiente per il pressapochismo del presidente Liberatore
“Tre sono state le criticità emerse ad apertura dei lavori della Commissione Ambiente di stamani che, nonostante sia stato tra i consiglieri richiedenti per tenerla, ho preferito abbandonare per il pressapochismo dei metodi con cui il presidente Giovanni Liberatore ha ritenuto di convocarla e gestirla”.
E’ l’amara constatazione del consigliere di Idee per Ragusa Giorgio Mirabella.
“Si sarebbe dovuto parlare stamani di emergenza idrica, rispetto quanto accaduto mesi orsono a Ragusa. Tale richiesta era stata protocollata dai consiglieri richiedenti al presidente Liberatore il 23 settembre dello scorso anno. Dunque abbiamo una risposta in tal senso dopo dieci mesi dalla richiesta di convocazione. Già la tempistica mi sembra piuttosto tardiva, rispetto al fatto che non solo avevamo bisogno di risposte circa l’attività posta in essere dall’Amministrazione per evitare il ripetersi di quei problemi che hanno messo in ginocchio un’intera città, ma avevamo una proposta concreta da porre in essere . L’obiettivo infatti non era svolgere una seduta di commissione fine a se stessa, ma procedere alla costituzione di un tavolo di lavoro che potesse affrontare in generale la crisi idrica, anche in vista del periodo estivo e dell’aumento considerevole di persone che andranno a vivere lungo la fascia costiera. Un passaggio che si sarebbe potuto espletare alla presenza di tutti gli attori che hanno avuto un ruolo importante in questa vicenda, ma così non è stato. E qui veniamo alla seconda criticità riscontrata. Il presidente Liberatore ha ritenuto, in modo discrezionale, di invitare a prendere parte ai lavori di stamani esclusivamente il dirigente dell’Arpa, che ringrazio di cuore per la disponibilità data. Ma non si capisce perché mancavano, come da nostra richiesta, i rappresentanti del Genio Civile, della Protezione Civile, dell’Asp e i rappresentanti delle associazioni di categorie interessate. A tali assenze, e si giunge alla terza criticità, si è registrata anche quella dell’Amministrazione che ci avrebbe dovuto fornire le risposte in termini operativi rispetto quanto messo in campo. A nulla è falsa la difesa d’ufficio che il presidente Liberatore ha ritenuto di porre in essere per giustificare l’assenza di un rappresentante della Giunta che rimane l’unico organismo deputato a fornire risposte e rassicurazioni ai consiglieri e dunque alla cittadinanza. Considerate, dunque, tutte queste criticità che evidenziano il disinteresse evidente di chi presiede l’organismo a farlo funzionare come dovrebbe, ho ritenuto di abbandonare i lavori che, nonostante la qualificata presenza del dirigente dell’Arpa, non sarebbero potuti esser esaustivi rispetto quelle che erano le istanze formulate nella richiesta del 23 settembre dello scorso anno.
Ciò evidenzia – conclude Mirabella – l’inefficienza della presidenza della terza commissione nell’intuire le priorità dei temi da trattare, nelle modalità con cui indire la stessa seduta di commissione, e la tardività delle risposte che devono essere date ai consiglieri che, sottoscrivendo la richiesta in oggetto, avevano posto un problema serio e inderogabile a chi di competenza”.