Lattuca (Cgil): “Nessun terremoto alla Cgil, si è fatta solo disinformazione”
Ieri mattina prima dell’inizio della conferenza dei capigruppo allargata ai lavoratori della ditta Busso e a tutte le sigle sindacali abbiamo incontrato il segretario provinciale della F.P. Della Cgil, il quale ci ha rilasciato un’intervista.
“Tutti parlano dell’Allegato ‘C’, non riuscendo a capire che il problema è il bando in sé – ha dichiarato Giovanni Lattuca –, il quale andrebbe ritirato immediatamente. Io, dal canto mio, ho inviato al Comune una lettera dove spiego le motivazioni della mia richiesta, ma sono andato oltre ed ho avvisato sia la Procura antimafia nazionale che quella regionale”.
Perché?
“Nel bando ci sono troppe incongruenze. Innanzitutto il bando non contempla tutta una serie di attrezzature indispensabili per un adeguato espletamento del servizio, solo per fare degli esempi, all’appello mancano tre autocompattatori ed una decina di auto, ma la cosa più grave è rappresentata dall’importo del bando, infatti secondo i nostri calcoli mancano circa 500 mila euro. Perciò nessuna ditta parteciperà a questo bando, perché anti-economico, quindi le uniche ditte che potrebbero partecipare sono quelle che hanno intenzione di riciclare del denaro, ecco perché la procura antimafia. La lettera al Comune l’abbiamo spedita il 12 giugno scorso, siamo al 20 ed ancora non abbiamo ricevuto nessuna risposta. Sarà un caso, comunque il giorno dopo che la nostra lettera è stata recapitata inComune il Rup, Giorgio Pluchino, si è dimesso da quel ruolo e si è messo in ferie. A lamentarsi di questo bando, non siamo solamente noi dei sindacati, ma anche cinque o sei ditte che volevano partecipare, tra le quali c’è pure la ditta Busso. Adesso ciò che ho consigliato al sindaco è di ritirate questo bando, in difesa dei lavoratori, del servizio e di conseguenza della Città e giungere alla gara dei sette anni, questo è il nostro obiettivo”.
Tutta questa vicenda, e mi riferisco all’Allegato “C”, è stata una batosta per la Cgil.
“No, per un motivo o per un altro tutti hanno strumentalizzato la vicenda di questo Allegato. Si è fatta disinformazione ad arte, dentro e fuori il cantiere. Una situazione che ha aizzato gli animi dei lavoratori, gli uni contro gli altri. Per ora, le risse e le minacce sono all’ordine del giorno. Vorrei chiarire una cosa, nessun terremoto alla Cgil, sono stati solo 11 gli iscritti che ci hanno lasciato (il segretario ci ha pure consegnato una lettera firmata da 52 lavoratori a sostegno ed in difesa di Lattuca, ndr.), ma 3 già sono rientrati e poi non c’è stata nessuna ritorsione contro questi operai, le lettere di contestazione, che non le ho inviate io, ma la ditta, sono datate 13 e 14 giugno, le disdette sono arrivate il 18 e il 19 giugno. Le tempistiche non quadrano”.