Lab. 2.0: “Il Comune deve istituire un capitolo per rimborsare gli allevatori vittime dei furti di rame”
“Ho presentato un ordine del giorno in Consiglio in merito ai furti di rame, allo scopo di predisporre un apposito capitolo per rimborsare le vittime di questi reati. Andava fatto adesso perché a breve si approverà il bilancio di previsione per l’anno 2014.Il Comune deve impegnare la somma di 40 mila euro per far fronte alle richieste di chi è stato bersaglio da questi furti, nella misura di un rimborso pari al 50% delle spese effettuate dalle aziende agricole e zootecniche ed in proporzione al periodo in cui hanno sostenuto il maggior carico economico. Farò avere quest’ordine del giorno anche al prefetto, affinché ne solleciti l’approvazione”. Ha dichiararlo è Sonia Migliore, consigliere comunale e presidente onorario del Laboratorio 2.0.
La presentazione di quest’ordine del giorno scaturisce dall’incontro che il il Laboratorio politico culturale 2.0 organizzò, insieme ad una delegazione di allevatori, con il prefetto di Ragusa Annunziato Vardè. In quella occasione, il Laboratorio 2.0 propose al prefetto un piano di intervento contro i furti di rame e gli abigeati. Oltre a chiedergli un’intensificazione della vigilanza e la promozione di un sistema di video sorveglianza, il Laboratorio 2.0 chiese al prefetto di sollecitare l’Enel affinché venissero ridotti i tempi per il ripristino delle linee elettriche. Dopo l’incontro avvenuto nei giorni scorsi tra Sua eccellenza il prefetto, l’Enel, la Telecom, le forze dell’ordine ed alcuni sindaci iblei, durante il quale il prefetto Vardè ha presentato ai convenuti le proposte avanzate dal Laboratorio, come ad esempio, la costituzione di un sistema d’allarme capace di segnale in tempo reale l’atto criminoso, il direttivo del Laboratorio 2.0 ha voluto ri-incontrare gli allevatori per stilare e presentare le proprie strategie.
“Dei furti di rame se parla ancora come se fosse un’emergenza straordinaria, quando invece è una situazione oramai più che consolidata. Chi subisce questi furti – dichiara Claudio Castilletti, presidente del Laboratorio 2.0 – deve sopperire alla mancanza di energia elettrica a proprie spese, con un aggravio dei costi fissi di 100/150 euro al giorno, se poi consideriamo che i tempi per il ripristino delle linee elettriche si prolungano per mesi, abbiamo sin troppo chiara la drammaticità della situazione”.
“L’Enel deve prevenire i furti di rame – interviene l’agronomo Giorgio Scribano – ci sono zone particolarmente sensibili, perché isolate, penso ad esempio a Montagnella, lì, come in zone analoghe, la vigilanza va intensificata subito. Non vanno trascurati, inoltre, i danni collaterali di cui non si parla. Sono numerosissime le aziende agri-turistiche che, per paura di un eventuale prossimo furto di rame, non prendono più prenotazioni”.
“Sono più di 3000 le aziende a rischio – conclude Livio Tumino, vice presidente del Laboratorio 2.0 – non c’è più tempo da perdere. La disponibilità del prefetto è un segnale forte intorno al quale e parallelamente ad esso dobbiamo lavorare, insieme a voi, per trovare delle soluzioni durature. L’ordine del giorno che presenterà il consigliere Migliore è una delle strategie che abbiamo in mente. Questo è il momento per redigere i progetti per il prossimo Psr (2014-2020). Penso a dei finanziamenti europei per la videosorveglianza, questa è una battaglia che possiamo e dobbiamo intestarci. Faremo, inoltre, ci stiamo lavorando, un’interrogazione parlamentare in Regione, perché questo problema va risolto adesso e per sempre”.