Scicli. Il Nuovo centro destra strumentalizza i rifugiati politici per delegittimare il sindaco
Il Consiglio Direttivo del Nuovo Centro Destra di Scicli ha analizzato dettagliatamente la grave situazione politica venutasi a creare a seguito del ribaltone effettuato dal Sindaco e dai consiglieri dell’ex minoranza ora maggioranza. “Dalle numerosissime lamentele raccolte dai concittadini – è stato rilevato – si evince che questo Sindaco non è stato capace di sopperire neanche all’ordinaria amministrazione, figuriamoci se deve affrontare quella straordinaria! Non c’è programmazione di qualsiasi atto o progetto che garantisca un minimo di spiraglio di lavoro e sappiamo che in questo momento critico è essenziale dare ossigeno e sostegno ai tanti artigiani, commercianti , operai che ogni giorno riscontrano enormi difficoltà per andare avanti.
A questo proposito ci preme sapere: che fine hanno fatto i cantieri sociali ? Il Sindaco in queste settimane è riuscito solo nell’impresa di rivoltare il consiglio comunale: la maggioranza che aveva vinto le elezioni su un programma ben specifico si è trovata opposizione , mentre l’opposizione composta dal Partito Democratico , SEL , e tutto il Gruppo Misto si trova di botto ad essere maggioranza governativa ( dicono per il bene delle città !!!!! ma noi dubitiamo fortemente di questa discolpa peraltro ai danni dei cittadini) e con un programma di legislatura che non è altro il vecchio sottoscritto dal Sindaco con i suoi vecchi alleati oramai scaricati e buttati come una scarpa rotta.
La cosa che ci lascia basiti è il fatto che si è stravolta la volontà popolare della città che aveva votato una certa maggioranza che si supponeva doveva essere compatta e coesa e che in meno di 15 mesi si è sciolta come neve al sole. Al di la dei giochi e giochetti della nuova o vecchia maggioranza che appoggia questo Sindaco per il bene della città la cosa piu’ logica e piu’ conveniente per il famoso bene del paese ( di cui si ci riempie la bocca solo a parole ma nei fatti) è quella, non appena approvato il bilancio preventivo 2013, di rimettere il mandato agli Sciclitani per chiudere presto questa brutta anzi bruttissima pagina politica !!!!! Detto questo che era doveroso , il Circolo del Nuovo Centro Destra di Scicli, si propone di ascoltare tutte le problematiche che affliggono la città ad iniziare dalle borgate lasciate all’abbandono più totale fissando un calendario di incontri direttamente a Sampieri , Cava D’Aliga e Donnalucata , oltre a quelle dei grandi quartieri di Scicli fra cui quello di Santa Maria La Nova che oramai da quasi due anni è lasciato senza acqua potabile (pare per una perdita da un tubo di mandata) e che viene approvvigionato tramite autobotti comunali con un aggravio di spese per la collettività allucinante oltre al disservizio che creano ai cittadini che in cambio si cercano solo per pagare le tasse”.
Un altro tema molto importante di stretta attualità è quello dell’impiantistica sportiva comunale in generale sia per le opere completate e non fatte funzionare e sia per quelle da completare. Per tale motivo il Circolo sciclitana NCD ha già sentito i dirigenti provinciali e regionali del Coni e presto si farà promotore di un incontro a Scicli alla presenza delle autorità competenti con il coinvolgimento di tutte le associazioni sportive al fine di capire le problematiche che impediscono il perfetto funzionamento degli impianti comunali e l’ultimazione de lavori nel campo di calcio a 11 polivalente che dopo quasi tre anni della consegna dei lavori ancora non è completato.
[…] Il documento a firma dei circoli Ncd mi impone qualche riflessione di merito in riferimento alle critiche che sono state poste al sottoscritto e ai Consiglieri che lo sostengono. Parto dall’inizio sostenendo che la Città di tutto ha bisogno tranne di un’interruzione della legislatura e una chiamata alle urne da parte degli sciclitani. Lo impongono il senso di responsabilità di tutti noi e la necessità di fronteggiare questioni non di secondo conto, a cominciare da quella economica finanziaria, che stiamo fronteggiando non senza difficoltà. Detto questo sul progetto Sprar ci sono delle valutazioni da fare. Dò per scontato il senso umanitario che ha sempre caratterizzato la nostra città per convinzione e tradizione delle sue classi dirigenti, ma immagino, al di là delle rispettabili opinioni di ognuno, che una risposta urgente e credibile a questo problema va data. Mi chiedo e chiedo, quali problemi di consociazione arreca la presenza di donne, fuggite dalla guerra e dalla fame dei paesi di origine, e che stanno per ottenere asilo politico. Si trovano da anni nel nostro Paese e quindi si tratta di continuare il processo di ospitalità e di integrazione. Si vuole solo, lo impone prima della legge la coscienza di ognuno di noi, di donne che reclamano libertà, lavoro e un futuro migliore per i propri figli. Non c’è atteggiamento umano, cristiano e cattolico che possa dire no ad una rivendicazione di questa natura. Veniamo al merito della questione. Ho un grande rispetto per quei cittadini, firmatari della petizione, che contestano il luogo dove ospitare le quindici donne extracomunitarie. E’ del tutto evidente che sono pronto a confrontarmi con chiunque per trovare una soluzione adeguata al problema, ma senza pregiudizi e con la mente libera da riserve mentali come ribadito in sede di Consiglio Comunale aperto del 14 maggio 2014. […]