on Ragusa: “Dichiariamo guerra agli speculatori in agricoltura”

“La Provincia di Ragusa ha perso negli ultimi dieci anni più del 30 per cento delle produzioni agricole per effetto di gravi distorsioni della filiera che hanno tolto ai poveri produttori e trasferito risorse alla distribuzione organizzata”. E’ l’allarme dell’on. Orazio Ragusa che lancia l’idea di avviare la campagna: “Controlliamo i prezzi e scopriamo gli speculatori”. “Ogni giorno – sottolinea Orazio Ragusa – viene sottratta la speranza a troppi produttori agricoli che smettono di sperare in un futuro sostenibile e sono costretti a svendere la proprie produzioni a prezzi sotto costo”. Per ogni euro speso dai consumatori per l’acquisto di alimenti nella distribuzione commerciale oltre due terzi va alla distribuzione commerciale, e rimangono solo le briciole per remunerare il prodotto agricolo. Il prezzo di un ortaggio aumenta anche più di cinque volte dal campo alla tavola a causa delle distorsioni e delle speculazioni lungo la filiera. “Una situazione insostenibile che rischia di degenerare: per fare un esempio nella giornata di oggi un chilogrammo di pomodoro a Scicli, pagato al produttore 30 centesimi si può trovare negli scaffali di un supermercato in Provincia di Ragusa ad un prezzo anche superiore a 1,50 euro”. Una differenza inaccettabile, che rappresenta un “pugno nello stomaco” per i tanti produttori che ogni giorno lavorano e investono per realizzare le produzioni. Fino a quando si può continuare così? L’agricoltura iblea è ormai al collasso e la crisi economica che ci attanaglia da tempo lascia immaginare il fallimento di tantissime imprese. Il mondo dell’imprenditoria agricola è in crisi, e non per mancanza di lavoro, voglia e opportunità, ma per distorsioni di filiera e, in alcuni casi, per gravi speculazioni. Se si aggiunge a questo disagio anche l’ingresso di prodotti, non sicuri, provenienti da altri paesi, spacciati per prodotti locali, ci si può facilmente rendere conto che il sistema produttivo sta per saltare. Un grave disagio che ha portato a questo grido di rabbia, che non si ferma alla protesta ma giunge ad una proposta concreta: “Controlliamo i prezzi pagati agli agricoltori e confrontiamoli con quelli operati dalla distribuzione organizzata e denunciamo le anomalie”. Cominciamo dalla nostra Provincia per poi continuare a livello regionale e nazionale. Così dice l’on. Ragusa che, a questo proposito, chiede al Governo regionale prima, e a quello nazionale poi, di agire in questo senso in tempi rapidi. Intanto l’on. Ragusa ha presentato un ordine del giorno all’Assemblea Regionale per sollecitare gli enti preposti ad intensificare i controlli sui prodotti agricoli provenienti da altri Paesi, spacciati come produzioni siciliane. Promuovere la promozione delle nostre produzioni agricole. Intervenire attraverso la previsione di specifiche misure verso la distribuzione organizzata per controllare le distorsioni e stimolare ad intensificare la commercializzazione dei prodotti agricoli siciliani. Rivedere alcuni criteri di accesso alle varie misure di finanziamento in agricoltura (Psr) per consentire la partecipazione, con l’attribuzione di adeguati punteggi, a quelle aziende che operano in territori particolarmente “vocati” per le produzioni agricole.

di Redazione30 Mag 2014 12:05
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